Con nomi e cognomi

 
 

Malad, Mumbai, dicembre 2022
 
Carissimi, la domenica 13 novembre, Giornata Mondiale dei Poveri, in Malad East, abbiamo ospitato 55 persone venute dalla collina dietro casa, per lo più famiglie povere e che stiamo aiutando per medicine o con la razione e alcune di loro con bimbi o adulti disabili. E abbiamo chiesto ad ogni comunità della parrocchia (zone diverse) di mandare una famiglia al completo (genitori e figli) per accoglierli con una rosa all’ingresso, insieme agli ospiti di casa, e servire loro a tavola e alla fine regalare loro una coperta e un asciugamano quando ripartivano. Così dalla parrocchia sono venute 38 persone, più noi 15 che viviamo nello stabile della chiesa (il parroco, gli ospiti di Shanti Niwas e quelli che ci lavorano). E alla sera e il giorno dopo siamo andati a distribuire da mangiare e asciugamani e panni alle famiglie che vivono sotto i ponti della Highway. Il 24 novembre, io e Joseph, quello che è responsabile della Casa, con tre seminaristi che vengono tutti i giovedì in Shanti NIwas e Emanuela, una signora italiana che ha una organizzazione no-profit, siamo andati a visitare alcune famiglie sulla collina anche per vedere di preparare loro i documenti di identità. 
E nella giornata del 25 novembre,  quattro diverse persone e storie sono venute a cercarci per essere aiutati: 
Una signora hindu,  che vive con il figlio di 35 anni, alcolizzato da tanto tempo. Dopo un periodo in prigione è tornato a casa, peggiore di prima, e lei non sa più cosa fare… piangeva amaramente. Anche noi interiormente nel non sapere come poterla aiutare. 
Rafik un signore mussulmano, di 52 anni, che viveva sulla strada a Malad, senza famiglia; dopo una emorragia cerebrale è rimasto paralizzato e dopo un ricovero al KEM Hospital (ospedale statale con migliaia di pazienti sparsi ovunque) l’hanno dimesso sul marciapiede a fianco dell’ospedale. È venuto a casa nostra e con un po’ di fisioterapia e visite varie sta lentamente recuperando. 
Ayush, un bimbo di 10 anni che vive solo in un appartamento, nel palazzo di fronte alla chiesa. Il papà pochi anni fa si è suicidato; la mamma è morta nel periodo del Covid. Rimasti soli lui e le due sorelle di 16 e 17 anni sono stati presi da zii paterni o materni. Dopo poco il fratello della mamma che era andato nel loro appartamento ha chiamato Ayush che è tornato a vivere con lui. In marzo 2022, lo zio dopo essere stato picchiato selvaggiamente e ingiustamente dai vicini di casa, ha reagito uccidendo il vicino di casa ed è andato in galera. E Ayush è rimasto da solo (noi avevamo sentito dell’omicidio ma non sapevamo niente del bimbo). Due giorni fa qualcuno ha chiesto da mangiare per lui e gliene abbiamo dato e così abbiamo conosciuto la sua storia. Qualcuno pagava il negozio per dare a lui ogni giorno un po’ di biscotti. Il pranzo è arrivato fino a casa ma mangiato da Pavan (un altro bimbo di 12 anni) e sua sorella senza genitori, che vivono nell’appartamento di fianco con uno zio alcolizzato. Così da allora a pranzo e cena viene a mangiare con noi e poi torna a casa sua. Il suo appartamento è senza luce, perché nessuno ha pagato le bollette e hanno sospeso la corrente elettrica.  
Adarv, un ragazzo autistico di 13 anni è venuto con sua mamma che chiedeva di prendersi cura di lui perché a casa, picchia e morsica tutti ed è incontenibile. Anche a loro abbiamo comunicato che si può pensare solo a qualche ora ogni tanto per sostenere la famiglia. 
Di fronte a queste storie tutte raccolte vicino a casa, vediamo ancora più necessario entrare nel cammino verso il Regno con uno spirito di ascolto e conoscenza di quel Regno che si è fatto carne e ci viene incontro nella persona di Gesù con nomi e cognomi, con storie segnate spesso dalla croce e che chiama tutti noi a un cammino di fede e speranza e carità sempre nuovo.
Preghiamo che il Natale vi porti un annuncio di pace e gioia nelle vostre famiglie e anche occhi e orecchie aperti per riconoscere Gesù il Verbo incarnato e accoglierlo. 
 
Don Davide