Ognuno è come un tesoro!

 

La missione, non è solo quella “ad gentes”, cioè quella di andare alle genti, ma è anche “missione che ritorna” una risorsa per le nostre comunità. Don Vittorio Trevisi, parroco di Castellarano, già Fidei Donum in Brasile, ha accolto Cristina Almeida per un servizio missionario nelle sue comunità. Cristina è originaria della città di Utinga dov’è stato in servizio  anche don Vittorio.

Vi proponiamo una riflessione sulle motivazioni vocazionali e spirituali raccontate sotto forma di testimonianza che hanno spinto Cristina a partire per l’Italia. Cristina ha vissuto 1 anno e 8 mesi in Italia come missionaria. La Casa della Carità di Castellarano è stato il suo primo impegno di servizio. Giunta al termine della sua esperienza Le abbiamo chiesto di raccontarci alcune impressioni della sua scelta in terra reggiana.

 Ognuno è come un tesoro!

Sono Cristina, una giovane donna semplice che viene dell’interno del Brasile, con poca conoscenza della vita, con un breve percorso di conversione spirituale e di esperienza comunitaria, ma con un grande cuore e sempre aperta ad accogliere il nuovo che Dio mi presenta ogni giorno. Nonostante la mia piccolezza Dio mi scelse. Proprio come fece con Geremia quando disse: “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato; ti ho stabilito profeta delle nazioni»” (Geremia 1 , 5.) Ho scelto di testimoniare la sua misericordia. Questa esperienza dimostra in modo meraviglioso che il Signore, quando siamo motivati dall’amore, prepara la strada e ci aiuta a essere strumenti nelle sue mani.

Da Sx le amiche e colleghe della Casa della Carità di Castellarano: Gabriella, Simonetta, Antonella, Cri, Roberta e Simona

La mia reazione non poteva essere diversa da quella di Geremia. “Risposi: «Ahimé, Signore Dio, ecco io non so parlare, perché sono giovane».”(Geremia 1,6). Mi resi conto che l’obiezione di Geremia si ripeteva in me, perché utilizzavo i suoi stessi argomenti “MA SIGNORE NON  SO PARLARE ITALIANO, COME POSSO TESTIMONIARE IL TUO VANGELO?” Ho iniziato a mettere diversi ostacoli a Dio, ma Lui ha sempre rimosso le mie barriere. Anche se ero riluttante, per fortuna “persi la battaglia”, e arrivando qui, nel tempo, mi resi conto che non avevo bisogno di molte parole ma “ESSERE” era abbastanza. Infatti spesso non abbiamo bisogno di fare grandi opere, dobbiamo solo sapere come ESSERE l’uno con l’altro. Quando mi arrendo veramente a Dio, allora so che sono nell’amore. L’amore di Dio ossia vivere la vita nella semplicità, nelle piccole meraviglie, nei piccoli gesti quotidiani e così trovare Gesù nell’immagine dell’altro. Oggi posso sentire la gioia di vivere il principio evangelico di lasciare tutto per guadagnare cento volte di più. Qui con voi ho avuto l’opportunità di lasciare che i miei doni, doni che Dio mi ha fatto, fossero messi al servizio di coloro che ne avevano più bisogno.  

Ho iniziato a sentire un nuovo modo di vivere l’aspetto personale, quello comunitario e sociale. Ho conosciuto e vissuto cose che non avrei mai potuto immaginare: tanti sguardi, sorrisi e momenti hanno segnato il ritmo della mia missione, della mia vita. Tengo ognuno di loro come un tesoro. Ricorderò tutto questo, ma soprattutto il ricordo del silenzio che è stato fatto in me: il silenzio di Dio che ha messo a tacere tutte le mie paure e incertezze e mi ha fatto capire che stavo seguendo la retta via della missione. Lodo Dio per avermi dato la casa di Carità di Castellarano, una casa che mi ha accolto e mi ha mostrato in ogni sguardo, in ogni gesto, il suo amore. Qui ho incontrato persone, volti, che mi hanno aiutato a vedere la leggerezza e la finezza della carità. E’ stato un percorso condiviso, vissuto insieme, un percorso con persone che porterò con me per tutta la vita. Credo che mi ricorderò sempre i loro volti e le loro storie, storie che ora fanno parte della mia storia, perché  abbiamo camminato insieme, abbiamo riso e pianto insieme, abbiamo celebrato e pregato insieme, perché viviamo come Fratelli.

Oggi il mio percorso è questo, la mia missione qui sta finendo, ma so che il cammino continua e la missione non finisce. In questo periodo, ho capito che la vita missionaria è un continuo abbandono, sta arrivando già pianificando un’uscita e anticipando sempre un “arrivederci”. Impariamo a non stringere troppo nulla, ma la separazione da amici e fratelli che impariamo ad amare ha sempre grandi implicazioni emotive. Sento di essere pronta  per un nuovo inizio  aperto a nuovi impegni, possa Dio continuare a darmi la grazia di fare un cammino d’amore, di essere una missionaria, ovunque mi porti …

Cristina Almeida