Un viaggio insieme

 

Reggio Emilia 19-11-2021

Carissimi,
nel viaggio di ritorno dall’Albania, condividiamo gli orientamenti maturati in questi giorni e qualcosa di quello che abbiamo vissuto dal 15 al 19-11 facendoci aiutare da alcune parole chiave:

  • Vicinanza: ritornare a visitare le missioni è stata una bella sensazione, è tornata possibile una delle cose che in questi due ultimi anni ci era stata tolta.
    Dopo un lungo periodo di difficoltà legati al virus, poter essere vicini fisicamente ai missionari per far sentire una Chiesa che manda e che accompagna è stato un regalo.
  • Accoglienza: sempre molto calda, radicata in relazioni consolidate tra le due diocesi in quasi trent’anni di cammino insieme e ascolto delle ferite procurate dell’esodo massiccio dei giovani e delle famiglie albanesi verso altre nazioni. 
  • Fraternità: parola che richiama il senso del nostro camminare insieme nell’evangelizzazione e nella carità. “Il nostro legame non sia soltanto una condivisione di progetti di sostegno, ma una fraternità che cresce e si arricchisce insieme” (parole del Vescovo Simon). 
  • Discernimento: è stato il motivo principale della nostra visita che ci ha fatto maturare la volontà di andare insieme in Albania (Centro Missionario Diocesano e Congregazione CdC). Il Consiglio Generale nel 2012 decise in comunione con il Consiglio delle Sorelle l’invio di due Carmelitane Minori per tre anni per dare inizio alla Casa della Carità.
    Da allora ogni tre anni c’è una valutazione per verificare il cammino alla luce degli obbiettivi che ci si era dichiarati e se perdura la possibilità di continuare a garantire la presenza di due Carmelitane Minori (scadenza rinviata di un anno a causa della pandemia). 
  • Parola di Dio: ascoltare il libro dei Maccabei, proposto dalla liturgia di questi giorni, in Albania è stato molto particolare perché è stato immediato collegare questi brani con la testimonianza data dai tanti martiri di questa terra fino alla fine degli anni ottanta. 
  • Testimonianza: è la percezione che si ha incontrando tutti coloro che vivono la CdC di Vau-Deies, una testimonianza di condivisione, di piccolezza, di dono che richiama ognuno a ciò che essenziale nella vita in un contesto di precarietà, la carità accolta e vissuta nella concretezza della vita. 
  • Condivisione: è bello vedere come nel cammino con la diocesi di Sapa non siamo soli, ma assieme ad altri missionari di altre diocesi o istituti religiosi che condividono con noi le gioie, le speranze, le preoccupazioni e si fanno compagni di strada nel cammino missionario. Una sovrabbondanza in un cammino ricco.

L’orientamento che abbiamo preso in questi giorni nel dialogo tra il Vescovo Simon, il parroco d.Mark, sr.Rita, sr.Maria Angelica, Marco del CMD (centro missionario diocesano) e d.Filippo della Famiglia delle CdC, è stato quello di un anno sinodale che con diverse modalità dia voce a tutti nel discernimento su quali scelte maturare nel cammino tra la Diocesi di Sapä e la Diocesi di ReggioE.-Guastalla per la CdC e per altri possibili cammini di evangelizzazione, di fraternità e di carità.

Affidiamo questo cammino alla preghiera di tutti e vi salutiamo con un caro saluto,

grazie Marco e d.Filippo