don Davide dall’India
Mumbai, 19 febbraio 2022
Carissimi,
ringrazio tutti per le preghiere e per il sostegno in questi ultimi tempi.
Il 30 novembre 2019 (con soli 5 giorni di preavviso) sono dovuto rientrare dall’India (dove ero da 10 anni) perchè dovevo fare la richiesta di un nuovo Visto, per poter continuare a rimanere là a servizio di quella realtà. Così dopo due mesi e mezzo ho fatto la richiesta: era il 19 e 20 febbraio 2020. Dal Consolato indiano di Milano dissero: “in 10 giorni le diamo la risposta”… ma il 21 febbraio chiusero Codogno e iniziò il tempo del COVID… Nel frattempo ho servito diverse parrocchie: prima qualche mese a Villa Sesso e l’Unità Pastorale “Oscar Romero” e poi Rivalta, Fogliano e Canali con don Riccardo. Insieme a questa nuova esperienza iniziai anche quasi un mese di servizio quotidiano in ospedale nei reparti Covid in dicembre 2020. Sicuramente un’esperienza molto toccante e faticosa, ma nello stesso tempo molto arricchente per le vite delle persone incontrate, i dolori e le paure decifrate, e il servizio condiviso e l’ammirazione per il personale sanitario (infermieri e dottori soprattutto). Poiché la risposta del Visto non sembrava arrivare, mi è stato chiesto in agosto-settembre 2021 di diventare parroco delle tre parrocchie, con la premessa che, nel caso fosse giunto il Visto, si sarebbe riconsiderata la mia partenza. Il Visto è arrivato il 13 gennaio 2022 dopo tante peripezie e dubbi e incertezze. Puntavo ad ottenere una risposta chiara dal Consolato Indiano di Milano: se SI’ sarei ripartito per l’India, se NO sarei rimasto quale parroco per i prossimi 9 anni. E il 16 febbraio dopo aver partecipato al saluto del Vescovo Massimo e aver incontrato due giorni prima il nuovo eletto Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, Giacomo Morandi, sono ripartito per l’India. Dopo aver fatto il tampone prima del viaggio per constatare la negatività al Corona Virus, e aver riempito on line moduli vari che hanno richiesto una mattinata faticosa, il Viaggio è stato buono, pesante a causa delle maschere FFP2, ma tranquillo. Bologna-Amsterdam-Mumbai. In India tre giorni prima del mio arrivo avevano tolto il tampone veloce per chi arriva e anche la quarantena per chi aveva il certificato di negatività alla partenza. Così mi sono ri-tuffato da subito nel tran-tran di Mumbai. Visita alla CdC di Versova e noviziato, con Sr. Valencia e la novizia Carol, visita a Malad (casa dei Fratelli) con messa in parrocchia di S. Giuda col nuovo parroco Padre Hubert, e serata con cena e festa con tutti i preti del nostro vicariato a casa dei Salesiani di Borivali. Ieri la messa a Versova con gli ospiti e sorelle. Sr. Anna Christi continua con ossigeno e cure ma sta abbastanza bene e così gli ospiti di casa. Un nuovo ospite Abit, con la sindrome dl down, parla solo con gli occhi, ma è molto sorridente e di aiuto per tutti. Un saluto veloce al parroco di Versova, P. Abel… e stamattina, sabato 19, messa al Lebbrosario del Vimala con le sorelle del PIME. Sr. Bertilla e Sr. Lucia (italiane di Bergamo e del Nuorese) sempre in forma e così anche le altre suore.
Oggi ci troviamo con le sorelle di Mumbai per l’incontro CIMO (il cammino di formazione e discernimento proposto per tutta la famiglia). La vita in Casa ed esterna sembra anche più normale che in Italia, tanta gente per strada come sempre, colori e rumori a volontà, solo un po’ più di gente con la mascherina nei luoghi pubblici e certificato nazionale obbligatorio per i mezzi condivisi (Treno, metro, bus). Così di conseguenza devo muovermi solo in riksha (apecar pubblico).
Siamo nella stagione fredda e il clima è particolarmente piacevole con 24 gradi all’arrivo a Mumbai alle 2.30 di notte. Di giorno il caldo non è troppo eccessivo e le pioggie sono ancora lontane. Da qua tutti salutano e vi ricordano nelle preghiere.
don Davide