Il Convegno Missionario, che si colloca all’interno del cammino Quaresimale, è un appuntamento annuale per approfondire la missionarietà nelle nostre comunità diocesane di Reggio Emilia-Guastalla.
Lo slogan adottato è: “Missione, linfa vitale per le nostre comunità”.
Domenica 10 marzo dalle ore 15.30 alle ore18.30 all’Oratorio don Bosco, via Adua 79, l’Arcivescovo Giacomo accoglierà il Direttore del Centro Unitario Missionario di Verona (CUM) don Marco Testa e tre giovani testimoni di esperienze missionarie. Come sfondo terremo la domanda: la “missio ad gentes” ha ancora qualche cosa da dire alle nostre terre di antica cristianità?
E’ una riflessione che come Consiglio missionario ci poniamo da diverso tempo: è ancora sostenibile ritenerci impegnati sui vari fronti in Brasile, Madagascar, India, Albania e Rwanda, visto il calo numerico delle vocazioni, l’invecchiamento dei preti reggiani, la scarsa disponibilità dei laici per un servizio missionario almeno di 12 mesi?
Dopo tanti anni di impegno all’estero, queste esperienze cosa ci hanno portato e insegnato?
I modelli che abbiamo sperimentato in missione (pochi preti per tante comunità, maggiore corresponsabilità dei laici) sono modelli esportabili anche qui da noi? Come? Con quali criteri? Quali insegnamenti e suggerimenti può darci oggi l’esperienza missionaria nel cammino delle Unità Pastorali e delle comunità, intrapreso dalla nostra Diocesi già con il precedente vescovo Massimo?
Inoltre i laici missionari, giovani e meno giovani che sono stati “trasformati” dall’esperienza nel sud del mondo, una volta rientrati e hanno intrapreso nuovi progetti di vita, quale collaborazione possono dare alla nostra società?
Possiamo dire che la missione è per tutti “Università di vita” che aiuta anche la fede ad essere più incisiva e concreta.
Si nota che i preti, ma anche i laici rientrati, hanno una sensibilità e un’attenzione particolare ai problemi sociali e umanitari che viviamo quotidianamente: diversità, immigrazione, pace, povertà di casa nostra, cura del Creato, ecc. Ma soprattutto, oltre a “cambiarti la vita”, come recitava uno slogan di qualche anno fa, la missione aiuta a fidarci e abbandonarci alla Provvidenza di Dio Padre che guarda tutti con amore.
Possiamo tranquillamente affermare che la missione stimola le nostre comunità, le mette alla prova con una apertura e condivisione maggiori. Qui si innesta l’aspetto che si rifà alle prime esperienze missionarie degli Atti degli Apostoli: la Parola non può essere trattenuta solo per sé ma deve alimentare tutti quanti.
A questo proposito siamo invitati a considerare, come diceva Papa Giovanni Paolo II, che la: “fede si rafforza donandola” (Redemptoris Missio, 1990 n. 2) e per riprendere Papa Francesco “la Chiesa cresce per attrazione e non per proselitismo”.
In poche parole: una comunità è testimone quando fa trasparire la bellezza del vivere la propria fede e uno dei “termometri” della missione è quello di comunicare agli altri il dono ricevuto.
Date queste premesse vi aspettiamo numerosi al Convegno Missionario nella speranza di essere “linfa vitale” per tutti.
Per il CMD Andrea Bonati