Aggiornamenti dal Madagascar

 

Ciao a tutti,

È parecchio che non ci sentiamo, con alcuni ci siamo sentiti per videochiamata e mi è stato molto utile per affrontare questo tempo difficile. L’ultimo aggiornamento che ho spedito è datato inizio febbraio, durante gli esercizi spirituali e rileggendola mi colpisce che non si parlava ancora di Covid19, che poi col tempo abbiamo cominciato a conoscere. Da allora sono successe e cambiate parecchie cose.
Il virus non ha risparmiato il Madagascar, anche se inizialmente sembrava che qui ne fossimo esenti. Poi pian piano abbiamo cominciato a vedere i primi casi e primi morti che progressivamente crescevano sempre di più. Oggi siamo a 12000 casi e 150 morti che continuano a crescere giorno dopo giorno, ma allo stesso tempo stiamo assistendo ad un aumento notevole del numero dei guariti, che ha già superato i 10000. Qui a manakara sono stati registrati 12 casi ufficiali tutti già apparentemente guariti. Questa è una bella notizia perché fa sperare nel miglioramento con il ritorno al caldo e alla normalità. Per un racconto più preciso vi invito a leggere la lettera di Luciano Lanzoni: https://cmdre.it/non-dimentichiamo-chi-fatica-ogni-giorno/
Nonostante i numeri contenuti del contagio, ad oggi abbiamo ancora le chiese chiuse, tutti i nostri progetti sono stati annullati (oratorio, formazioni dei giovani e dei fidanzati, visita pastorale e alle famiglie, gmg diocesana, pellegrinaggio de 15agosto, campo missionario e accoglienza dei campisti..). Oltre a questo abbiamo dovuto salutare tutti i volontari che pian piano sono stati invitati a ritornare in Italia a motivo del l’aggravarsi a livello mondiale dell’andamento della pandemia. La cosa forse peggiore è vedere il peggiorare delle condizioni di vita della nostra gente, sono aumentati molto quelli che chiedono, quelli che non ricevono lo stipendio da mesi, sono irraggiungibili gli ospedali, le famiglie vengono separate per il blocco delle strade, non ci si incontra più né a scuola e né in chiesa.. 
È tutto un pò surreale.. è incomprensibile vedere tutti che girano per Manakara come se nulla fosse, spesso con un tentativo di mascherina lercio che pende dalle orecchie, perché non è quarantena totale, si può uscire, incontrarsi, il mercato trabocca di gente ogni giorno, ma le attività ordinarie, aggregative, sono precluse; ci vorrà molto tempo per riabituare le persone all’ordinarietà della preghiera e alla puntualità.. 
Faccio fatica come pastore a sopportare questa sofferenza per la mia gente, ma soprattutto dubito che valga la pena di chiudere tutto in modo così feroce, in modo indiscriminato per tutta l’isola.. In effetti gli ultimi sono stati mesi inaspettati e molto impegnativi, non vi nascondo che sto facendo fatica. 
Sono rimasto molto colpito anche dalla morte di don Pietro Ganapini, a fine giugno ad Antananarivo. Volevo molto bene a don Pietro e ho cercato di ascoltarlo e stargli vicino in questi ultimi anni in cui abbiamo condiviso la missione. 
Un tono di colore riesco a trovarlo nell’avanzare dei lavori della nostra nuova casa. Ormai manca poco al completamento. Una bellissima casa, progettata da noi e pensata per l’accoglienza di tanti. Il pensare a tutte le cose che potremo fare in quel luogo mi fa ben sperare per il futuro. 
Oltre a questo, devo ammettere che questo tempo di riposo forzato mi ha permesso di pregare di più (per tanti di voi che di volta in volta mi venivano in mente) di leggere e di tornare a studiare un po. Inoltre, mi accorgo in questo periodo di quanto la gente mi voglia e ci voglia bene, mi sono sentito bene a incontrare le persone per strada e intrattenermi con loro di tanto in tanto. 
 
Vi scrivo anche per annunciarvi che a settembre sarò in Italia per fare un po di vacanza come ormai sono abituato in questo periodo. Approfitto di questo tempo senza attività in parrocchia per tornare a casa per un mesetto, nella speranza di riposarmi un po, incontrare familiari, amici e benefattori, nella previsione di ritornare a fine mese per il ricominciare delle attività pastorali. In verità partirò il 16 agosto con un volo speciale (se ci siamo capiti bene con AirFrance perchè c’è stato un pò di paciugo). Una volta in Italia, andrò in montagna, a Pievepelago nella casa di famiglia, per la quarantena. Poi sarò sostanzialmente stabile a Borzano nella casa dell’Associazione Familiaris Consortio fino al matrimonio di mio fratello Simone e alle ordinazioni sacerdotali, entrambi il 26 settembre. Dopodiché spero di prendere il primo aereo di ritorno in Madagascar. Spero di poter incontrare molti di voi durante il mese di settembre, a piccoli gruppi, o anche singolarmente per aggiornarci un po.. Che dire.. Invitatemi..
Infine, vi allego il volantino del centro missionario (grazie mille alla cara Giulia Farri) a proposito della nostra parrocchia di Manakara. Sono presentati quattro progetti (oratorio, caritas, scuole e Tsararano) su cui abbiamo deciso di concentrare le donazioni dall’Italia. In molti ci hanno chiesto come fare per aiutarci e qualche indicazione per ciò che ci sembra più urgente. Potete darci un occhio e farvi un’idea, poi eventualmente posso parlarvene a voce il giorno che saremo a quattr’occhi. 
 
Ricordiamoci nella preghiera! A presto. 
don Luca