Un cammino di carità e di fede
Un grande ciao a tutti i cari amici della Diocesi di Reggio Emilia e Guastalla e a tutti i volontari italiani, di questa e di altre Diocesi. Salutiamo tutti con riconoscenza, grati del grande aiuto ricevuto durante questi 25 anni.
In Africa e in Rwanda, 25 anni sono un’età in cui una persona è matura per realizzare la sua vocazione. In questo momento di gioia, il pensiero vola alla figura di don Luigi Guglielmi che è stato per noi l’Angelo di Dio da cui tutta la questa bella storia che ci vede insieme è cominciata. Questo sacerdote reggiano ci è venuto a trovare nel momento in cui si sarebbe dovuto abbandonare il Rwanda! Fratelli e sorelle, il genocidio di 26 anni fa, ci fa pensare all’odio e all’amore allo stesso tempo. L’odio di chi ha compiuto atti di violenza e l’amore di chi ha lottato contro le conseguenze dell’odio: in questo caso la Diocesi di Reggio Emilia-Guastalla, nella persona di don Luigi.
Suo merito è di aver capito senza ritardo che eravamo capaci di alzare la testa per affrontare cristianamente la brutta realtà.
È dunque un grande onore per Reggio Emilia che le Case Amahoro della Diocesi di Kibungo siano state uno tra i primi posti in Rwanda dove la riconciliazione ha avuto inizio. Voi tutti, volontari italiani, quelli dei primi tempi e quelli di oggi, sacerdoti, suore e laici: siate onorati di essere stati artigiani diretti di questa riconciliazione, pur senza saperlo pienamente. La presenza dei volontari, soprattutto laici, non ha lasciato la gente indifferente: l’impegno, l’umiltà e la capacità di adattarsi a un mondo nuovo, sono stati una catechesi bella e silenziosa. Fratelli e sorelle, i sentimenti prevalenti in questo momento di festa sono davvero quelli di gratitudine a Dio e agli uomini. A Dio, che ha sempre accompagnato i nostri passi, e agli uomini, che hanno accettato di essere usati come strumento di dimostrazione di CARITÀ e di FEDE. Il camino fatto insieme è stato molto bello, quello che rimane da fare sarà più bello ancora. Chiediamo a Dio più coraggio, pazienza e fede.
A causa dell’emergenza legata al Coronavirus non potremo fare una grande festa qui in Rwanda. Fatela a Reggio Emilia, anche per noi.
Uniti dalla preghiera.
Padre Bizimana Viateur e tutti volontari e ospiti
*foto di copertina di G.M. Codazzi