Se ci fosse più amore e meno egoismo, il mondo sarebbe diverso!

 

Condividiamo qui di seguito una piccola intervista rilasciata da Suor Manuela al Centro Missionario Diocesano in occasione del suo rientro in Italia dopo tanti anni di missione dove, ha recentemente partecipato al capitolo generale delle Case della Carità.

Sono suor Manuela Elisabetta della Madonna della Ghiara, da 21 anni consacrata nelle Carmelitane Minori della Carità. Sono partita per il Brasile il 14 dicembre del 2015 e dopo un anno sono stata nominata responsabile della Casa della Carità di Ruy Barbosa nello stato della Bahia, dove ospitiamo 15 ragazzi e ragazze disabili, facendo famiglia con loro, per lasciarci nutrire a vicenda dall’Amore di Dio, che ogni giorno ci vuole incontrare nella sua Parola pregata comunitariamente, nell’Eucaristia celebrata quotidianamente e nel servizio ai più piccoli.

Ho partecipato ai Capitoli della Congregazione Mariana delle Case della Carità dal Brasile, con il collegamento on line. Non è stato semplice, ma è stato un grande momento di grazia, che ci chiama ora, a un vero rinnovamento, a un cambio di mentalità effettivo, per essere segni efficaci e sempre nuovi della Buona Notizia di Gesù.

Suor Manuela ci dica una sua personale impressione, rientrando in Italia dopo questo lungo periodo di pandemia, su come possiamo ripartire per una vita “normale”? impressioni e sensazioni…

Oggi 13 agosto la Chiesa celebra Santa Dulce dei poveri, la nostra santa bahiana, (canonizzata alcuni anni fa da Papa Francisco) che ha donato la sua vita ai poveri e più miserabili di Salvador, fondando uno degli ospedali migliori della città, ancora oggi a servizio dei più bisognosi, che non hanno altre possibilità. La sentiamo molto vicina alla nostra spiritualità e, come tutti i bahiani, nostra intercessora!
E’ una delle figure brasiliane più carismatiche degli ultimi tempi; pur essendo minuta e fragile, è diventata un gigante della carità.
Sempre diceva: “se ci fosse più amore e meno egoismo, il mondo sarebbe diverso!”
Penso che questa grande prova della pandemia, che accomuna l’umanità intera, possa e debba insegnarci proprio questo: seminare amore dentro e fuori di noi, per un mondo più solidale e fraterno!

Un’ultima domanda suor Manuela: abbiamo appreso che da poche ore è morto Gino Strada fondatore di Emergency, che si è speso per difendere l’uomo e la sua dignità sempre e dovunque. Anche lei è impegnata in Brasile in una casa della carità cosa ci può dire di questa esperienza?

Pensando a Gino Strada, e alla sua difesa e lotta per la dignità dell’uomo, insieme ai nostri ospiti, accolti e accuditi alla Casa Della Carità, penso anche al nostro piccolo progetto dell’Arco-iris (=arcobaleno), che cerca di accompagnare un gruppo di donne e mamme in difficoltà della nostra città di Ruy Barbosa in uno scambio reciproco di servizi e attenzioni, con l’obiettivo di crescere nella solidarietà e capacità di condivisione, perché non c’è nessuno così povero che non abbia niente da dare, e nessuno così ricco da non avere niente da ricevere. Mi sembra questo un modo molto bello per diffondere il Regno di Dio qui sulla terra, Regno di amore, di tenerezza, di fraternità!
Suor Manuela

 

le due volontarie responsabili del progetto Arcoiris