Progetto Agricolo Ferme St. Francois d’Assise
Il progetto della Ferme St Francois d’Assise, già avviato negli anni precedenti da Luciano Lanzoni, propone la formazione al lavoro agricolo e l’avviamento all’allevamento. Il progetto è indirizzato soprattutto ai giovani più poveri delle campagne limitrofe che non hanno avuto la formazione necessaria per avviarsi un’attività.
A chi è indirizzata la formazione agricola?
- Ragazzi/e dai 16 ai 25 anni (circa 14)
- Coppie di giovani coniugati, sotto i 25 anni, (circa 2/3)
- Reinserimenti sociali provenienti da Ambokala (circa 6)
Gli apprendisti saranno ospitati nelle strutture della Ferme, già completate da Luciano o attualmente in via di ristrutturazione, e vi rimarranno per 1 anno. Assieme agli apprendisti ci sono una quindicina di dipendenti fissi (tra cui qualche servo della chiesa) e 3 guardiani notturni. Alcuni di queste persone abitano stabilmente alla ferme per custodire la fattoria e per il loro ruolo di responsabilità.
Quali sono i settori di apprendimento?
- Allevamento (vacca da latte, zebu, gallina da uova, pollo, anatra, oca, coniglio e capre)
- Apicultura e produzione di miele
- Coltivazione delle spezie: pepe nero, pepe rosa, cannella e chiodo di garofano
- Coltivazione di caffe, vaniglia, limoni, arance, prodotti orticoli, foraggio e mais
La ristrutturazione prevede anche un ambiente per la produzione del formaggio attualmente presso il punto vendita dei prodotti alimentari della diocesi di Farafangana a Manakara (Confiturerie st. Joseph).
Quali sono gli obiettivi?
I giovani coinvolti in questo progetto potranno apprendere una o più attività agricole e d’allevamento, sviluppare una mentalità progettuale, la capacità di risparmio e l’onestà sul lavoro e nelle relazioni. Inoltre, il progetto si pone come obiettivo l’incremento delle coltivazioni e al tempo stesso la custodia del creato. Infine, sarà possibile offrire ai giovani un’educazione alla fede, alla vita di comunità e all’accoglienza senza esclusioni.
Come raggiungere gli obiettivi?
Affiancheremo all’apprendimento sul campo anche una formazione teorica, attraverso un po’ di scolarizzazione nel caso di analfabetismo o semianalfabetismo. L’orario di lavoro termina alle 15,30 quindi sarà possibile anche un’ora di scuola pomeridiana.
Gli obiettivi saranno raggiunti anche attraverso una vita di comunità stabile, scandita da orari di lavoro, di pasto, di formazione, di convivialità, di preghiera e gestita nella suddivisione di compiti e responsabilità.
Come potrebbe sostenersi la Ferme?
L’attività dopo l’avviamento dovrebbe potersi autosostenere. Ad ora, tuttavia, i frutti dell’azienda non sono ancora sufficienti al mantenimento della stessa.
Gli apprendisti non riceveranno uno stipendio, essendo garantito vitto e alloggio, formazioni e spese mediche. Mensilmente sarà assicurato comunque un contributo di 30.000 ariary a testa per le loro piccole necessità personali.
Al termine dell’apprendistato riceveranno un aiuto per iniziare la loro attività. (Esempi: costruzione di una casa, acquisto di un appezzamento di terra, costruzione di un ricovero animali,
acquisto di un gruppo di animali da cortile, un vitello, piantine, sementi, strumenti da lavoro, ecc…) per un totale di 300 – 500 € a persona circa a seconda del progetto individuale valutato e scelto. Prevediamo anche uno stipendio per un assistente sociale che li accompagni nell’avvio attività nel primo anno (1.200 € annuali). È questo il sostegno che chiediamo per avviare al lavoro agricolo questi giovani, oltre a quello al per ammodernare/ristrutturare la fattoria, soprattutto nei primi anni. Ci sono, infatti, altre strutture che necessitano di essere costruite o riparate.