In cammino a Ruy Barbosa…

E’ un po’ di tempo che non scrivo, allora oggi 13 di ottobre, nel giorno della canonizzazione di una Santa bahiana, Santa Dulce dos Pobres, provo ad inviare due righe.

In agosto abbiamo fatto una bella Romaria, pellegrinaggio ad Alagoas, piccolo villaggio, che ricorda con affetto un’altra possibile santa bahiana, Maria Milza, una donna dedicata alla preghiera e alla carità, famosa per curare gli ammalati di ogni genere. La nostra chiesa di Ruy Barbosa, in questo luogo ha ricordato 60 anni di vita e nello stesso tempo 25 anni di episcopato del Vescovo dom André. C’è stata una bella partecipazione del Popolo di Dio, una decina di Vescovi sono stati presenti e certamente si è percepito il cammino di una chiesa in difesa della vita che, nelle piccole comunità di base, ha ancora il soffio dello Spirito che la anima.

Settembre qui è il mese della bibbia, abbiamo approfondito la Prima lettera di San Giovanni, “Noi amiamo perché Dio ci ha amati per primo”: fondare la nostra fede sull’Amore di Dio è sempre una priorità per non camminare invano o senza quell’energia che viene dal profondo del cuore.

Ho partecipato assieme alle Sorelle, all’incontro dei Religiosi della Diocesi in Ruy Barbosa, abbiamo approfondito il documento del sinodo dei Giovani; c’è stata anche una bella confraternizzazione.

In Salvador, assieme a Ir. Maddalena, abbiamo partecipato all’Assemblea Regionale dei Religiosi. Siamo stati ospiti del convento di San Francesco in centro a Salvador. Si è approfondito il senso della missione dei consacrati e guardato alcune priorità per i prossimi anni. Il tema di fondo è stato preso dal Vangelo di Gv 2. Le nozze di Cana: “Fate quello che vi dirà”, le sottolineature sono state quelle di sentire il clamore dei poveri e della terra, tessere relazioni che umanizzano, camminare insieme al laicato, procurare una spiritualità profetico-sapienziale: quel vino nuovo del Regno che anima la vita.

Alla Casa della Carità, una bella presenza delle leve: Lediane che ha terminato il suo percorso di 8 mesi, a cui si è aggiunta Isabela, che in questi giorni ha deciso di fare un anno di leva. Anche una ragazza italiana Giada, in un tempo di discernimento ha terminato qui in Brasile un anno nelle Case; è stato bello vedere giovani di diverse culture che assieme fanno famiglia coi poveri, con una bella disponibilità e gioia.

In questi mesi c’è stata anche la formazione degli ausiliari, abbiamo approfondito l’aspetto della diocesanità e quello dell’essere famiglia coi poveri.

Io continuo a collaborare nella parrocchia di Ruy Barbosa con il Vescovo Dom André, che è belga, il parroco pe. Antonio che è spagnolo, un diacono che sarà ordinato in dicembre, Fred è bahiano, ed è arrivato con noi anche pe. André che è di Malta.

Quando ci siamo tutti è come un laboratorio interculturale. La mia piccola parrocchia di Lajedinho ha fatto festa ieri della patrona del Brasile, Nossa Senhora Aparecida, per l’occasione è venuto il Vescovo Dom André che ha cresimato una quindicina di adulti che in questi ultimi tre anni hanno partecipato alla catechesi. E’ stato un bel momento anche perché l’ultima cresima, la si ricorda solo 24 anni fa; speriamo possano essere questi i nuovi discepoli missionari che rinnovano il cammino della nostra chiesa. Per quello che riguarda ancora il mese di ottobre, abbiamo molta speranza riguardo al sinodo sull’Amazzonia, che si sta svolgendo in questi giorni a Roma. Anche perché si motivi ancor meglio la scelta di Reggio Emilia di essere presente in quella chiesa. Può esser un evento dove è ascoltato sia il grido sia dei popoli indigeni, sia quello della natura, che possa generare cammini nuovi che lo Spirito chiede sia alla chiesa che all’umanità.

Nossa Senhora Aparecida interceda per tutti noi, le grazie di cui abbiamo bisogno per divenire sempre più discepoli e missionari di Gesù.

Um abraço,

pe. Luis

Ruy Barbosa, 14/10/2019