Ecologia, pace e creato

 

Anche qui marzo è pazzerello. In una sola giornata si può passare dal caldo africano (fino a 27°C) al fresco (piove come in novembre oppure con violenti acquazzoni e la temperatura si abbassa di dieci gradi), dalla luce e mille colori al grigio autunnale. E’ la stagione delle piogge, che finirà nel mese di maggio (salvo stravolgimenti climatici).

In città c’è stata la “solita” invasione delle acque; per fortuna mentre  pioveva forte eravamo tutti in casa, sulla nostra collina apparentemente stabile. Con il classico temporale africano, violento e rapido, ma questa volta meno rapido del solito, i «tombini», dove esistono, si sono riempiti e alcune strade del centro città si sono trasformate in torrenti in corsa verso il lago con danni alle auto ed ai piccoli negozi… C’è stata anche qualche frana… alcune case sono crollate…

2 spazzatura in città CongoLa città si espande in modo rapido e incontrollato. Nelle periferie si vive in agglomerati di case che assomigliano sempre più a baraccopoli. Ci sono anche abitazioni di legno o di mattoni crudi, tutte ammassate, spesso non hanno i servizi igienici e sono abbarbicate sulle montagne, una sull’altra. Anche dove gli scarichi esistono sono quasi sempre intasati dalla spazzatura, mentre le onnipresenti bottiglie di plastica, dopo essere state riutilizzate fino allo sfinimento per contenere acqua, olio, benzina, gasolio, salse… sono trascinate direttamente nel lago.

Sollecitati dall’enciclica Laudato sii stiamo (i 3 bibliotecari di Ek’Abana, io e Natalina) facendo da catalizzatore per tentare di ridurre il problema della plastica; quello dei torrenti in città e degli smottamenti che abbattono le case e causano morti è un problema troppo grosso, che richiederebbe un intervento lungimirante delle autorità. I dipendenti della Biblioteca di Ekabana da qualche tempo sensibilizzano le shirika (le piccole comunità cristiane) e gli studenti, con la collaborazione di persone-risorsa che hanno pratiche o teorie da condividere sul tema.

Mi trovo, come mi è capitato ripetutamente nella vita, a supportare una rete nascente a cui contribuiamo con la nostra sala per incontri e con quel poco di tecnologia che abbiamo (cioé pc e proiettore). La rete, MEPE (Mouvement Ecologie Paix Environnement), ha anche un logo ed un volantino di presentazione.

Per ora abbiamo organizzato due incontri: il primo con l’intervento di P Bernard, eccezionale oratore che ci ha parlato dell’equilibrio ecologico precario del mondo, dell’Amazzonia, del Congo. Nel secondo incontro abbiamo cominciato a costruire la rete. Hanno partecipato diverse organizzazioni locali e anche una rappresentante istituzionale. 

8 panorama lago Congo

Panorama dal lago. Colline verdi dove una volta c’era la foresta.

Nel prossimo incontro, alla fine di aprile, le persone-risorsa ed i rappresentanti delle organizzazioni forse si divideranno in due gruppi, entrambi con l’obiettivo di sensibilizzare la gente e proporre azioni sia sulla raccolta dei rifiuti sia sulla cura dell’ambiente naturale.

Anche qui, pur continuando ad essere rigogliosa, la natura risente molto della presenza dell’uomo. Siamo il secondo polmone del mondo, dopo la foresta amazzonica. Soffriamo la deforestazione a causa della vendita del legname per l’esportazione ma anche a causa del taglio degli alberi da parte delle famiglie che usano il carbone di legna che arriva dalla foresta per la cucina. 

Lavoriamo su questo tema perché i bambini hanno il diritto al futuro e a camminare in ambienti puliti, a vedere il bello della natura, che qui è comunque tanta roba…. Mettiamo la nostra goccia nell’impegno comune per spegnere l’incendio della distruzione del creato. Vi invitiamo a fare altrettanto, la casa è comune, il problema coinvolge tutti, uccide il futuro più del Covid.                                     

Anche questo è essere missionari, ognuno nel proprio posto. Perchè la missione è per tutti i cristiani.

Donata Frigerio
Marzo 2021

7 deforestazione in periferia bukavu Congo

Estrema periferia di Bukavu. Si disbosca e si costruiscono nuovi quartieri.