Chiese chiuse

 

Ma non per il Covid19.  E´ la politica, cari amici.

Venerdí sera era il giorno della messa nella nascente comunitá di Santa Clara nella casa della coordinatrice, come al solito; ma non vedo nessuno. Spunta dalla casa una ragazzina, e mi dice che la mamma sta ancora lavorando per la inaugurazione di una scuola (per il giorno seguente) e quindi non arriva nessuno per la messa. Trascinando il mio piede ingessato, le dico che avrebbe dovuto avvisare….

Martedí incontro di Lectio Divina in una famiglia della comunitá di Nostra Signora della Salute; giá due volte rimandato perché veniva a mancare la elettricitá  e con il bairro tutto buio la gente non esce; questa volta entrando nella via sento musica a volume alto, molte moto parcheggiate, molte persone chiacchierando, una festa insomma. E per l’incontro bíblico 4 persone della famiglia ma nessun altro.

Giovedí sera incontro nella comunitá di San Giuseppe, e quando arrivo con il mio autista, il giovane che stiamo ospitando nella casa parrocchiale (ancora io non posso guidare): la chiesa é chiusa. Arriva un gruppo di persone, che riconosco come i soliti frequentatori della comunitá e stanno camminando velocemente, ma non verso la chiesa: hanno un incontro politico di partito. Mi salutano di fretta, io dico anche a loro, stizzito, che avrebbero potuto avvisare che avevano un altro incontro e in chiesa non sarebbe venuto nessuno!

Sabato pomeriggio, catechesi nella comunitá di Santo Antonio centro, con il gruppetto di cresimandi; ma quando é il momento di entrare,  passano per la strada principale centinaia/migliaia di persone a piedi, in moto, con auto, cantando, sventolando bandiere…  una confusione incredibile, e catechista e ragazzi si fermano a guardare per mezz’ora, dicendo poi che l’orario di catechesi era passato e arrivederci al prossimo sabato. In effetti il volume della manifestazione non permetteva di ascoltare e dialogare nelle stanze di catechesi.

Domenica invito (con molte fatiche e insistenze) ad una formazione liturgica per chi canta e suona e anima la liturgia, invitando le varie comunitá della cittá; solo 3 arrivano. Non si puó far molto.

Ho capito che in questo período non si puó far molto. Cosa sta capitando? Ci stiamo preparando alla elezione del prossimo sindaco del nostro município! Due candidati si contendono questo ruolo; uno é giá stato sindaco in passato 12 anni in questa cittá, l’altro entra nella contesa  per la prima volta, é il maggior impresário della cittá, possiede e gestisce l’unico grande supermercato, forse la persona piú ricca del município. E che dá lavoro a molte persone.

Si formano due partiti, relativi ai due candidati sindaci; il município é diviso in queste due fazioni e due mesi prima dele elezioni comunciano incontri, feste, manifestazioni in piazza, cortei di auto e moto per le strade. Ogni gruppo fa una ‘convention’ , presentando il sindaco e consiglieri, com musiche, canti, animazione, bandeire, colori. Un município di 22.000 abitanti, ma sembra di essere alle presidenziali degli Stati Uniti.
Arrivano le barche dalle comunitá che sono lungo il fiume Içá per fare il tifo per il loro candidato sindaco. I due vice-sindaci sono índios e abitano nelle comunitá  del fiume Içá. Arrivando al 15 novembre tutti i giorni ci sono incontri nei quartieri, feste, sfilate per le vie della cittá con suoni e bandeire; i due gruppi si contendono gli elettori cercando di far colpo con il marketing elettorale.
In Italia si vedono manifestazioni del genere solo quando si vince il campionato di calcio o la coppa del mondo!
Chiese chiuse, incontri rimandati a dopo le elezioni, quasi tutti sono coinvolti nell’appoggiare un partito. Una grande passione politica anima la cittá. Eppure ad uma prima impressione mi era sembrata una cittadinanza piuttosto passiva, sia dal punto di vista ecclesiale che da altri punti di vista.

La questione é che qui in Brasile, il sindaco ha grandi poteri, soprattutto le decisione su come gestire i soldi, nell’ ambito sanitário, scolastico, urbanístico, dei servizi. Il nuovo sindaco che arriva puó dimettere chi stava lavorando nei vari ambiti per piazzare i fedelissimi del suo partito; ecco da dove nasce la grande passione politica di queste ultime settimane.
Non ci sono problematiche di tipo ideológico (ad esempio un candidato di idee piú socialiste, un altro liberista) e ancora non conosco le concrete proposte dei due ma ho capito – per il momento-  che i critéri di scelta della nostra gente  non sono di tipo ideológico, né programmatico- progettuale, ma semplicemente il vantaggio personale. Poi forse si puó ragionare con qualche parrocchiano sulla politica che guarda al bene comune, ma per ora gli animi sono accesi nella contesa. Ci sono parole offensive di membri  un partito contro l’altro, gesti di provocazione, ancora non di violenza física, ma in passato capitava spesso.

Che fare?  Sono arrivati libretti della CNBB (vescovi del Brasile) con indicazioni della Chiesa sulla politica e le elezioni dei sindaci: dove sará  possibile cercheró di fare qualche incontro nei quartieri per conversare in modo pacato e rispettoso degli altri, alla luce della Parola di Dio e del magistero della Chiesa.
Vedremo!

Un caro saluto, don Gabriele Burani,
Santo Antonio do Içá- Amazonas , 18-10-2020