C’è davvero molto da imparare

 

Olá carissimi,
altro tempo è passato, le azioni e le emozioni che si susseguono sono tante ma non è necessario metterle in fila.

Dopo le feste di giugno Sant’Antonio e San Giovanni festa tradizionale della famiglia, delle riunioni familiari, delle grigliate, nel mese di luglio tre suore e Don Luigi sono stati impegnati a Salvador per il capitolo della congregazione. Noi siamo stati impegnati nella preghiera per accompagnarli, nella cura degli ospiti e nell’andamento della casa. Siamo stati aiutati in questo da meravigliosi giovani volontari che hanno trascorso qui chi due mesi, chi un mese, 15 giorni o una settimana ma dai quali si impara il servizio e la preghiera del cuore. È stato un mese intenso, di condivisione e di sostegno reciproco e gioioso. Il periodo ha raggiunto il culmine con il ritorno di sr Manuela, sr Maddalena, sr Josiane e don Luigi belli “carichi” dopo l’intenso lavoro del capitolo e ci siamo ricompattati. La vita della casa è sempre molto dinamica Ed ecco che suor Manuela e suor Alice che era venuta in Brasile con me, partiranno fra 2 giorni per l’Italia. Con molta attenzione si riaprirà la casa anche ai volontari della comunità perchè sembra che la situazione dei contagi sia notevolmente migliorata  e sono numerose le vaccinazioni (almeno la prima dose). 
Comincio ad orientarmi un poco nella città e posso fare qualche piccola commissione; ho potuto visitare il Centro Jovem dove erano accolti 60/70 ragazzi dai 9 ai 14 anni e che ora mantiene solo l’attività di ortocoltura grazie ai 2 responsabili e ad alcune mamme che a turno vanno ad innaffiare. Partecipo agli incontri del progetto Arco Iris e della Pastoral da Mulher che vuol essere accogliente e premurosa verso ogni donna in situazione di vulnerabilità per rompere il ciclo della violenza, dell’abbandono e dell’esclusione che molte vivono e promuovere il recupero della loro dignità ed autostima. Una delle azioni primarie e quella di mappare situazioni di estrema povertà e maggiore vulnerabilità e, grazie agli aiuti arrivati da voi e da altre realtà parrocchiali, si è potuto allargare il numero delle famiglie che ricevono un “buono” per comprare beni di prima necessità. Alcune donne ricambiano con piccoli servizi in Casa della Carità e alla Casa degli Anziani ed è stato proposto anche alle altre di prestare aiuto o gesti di solidarietà nei confronti di vicini di casa,anziani, parenti amici… 
 
C’è davvero molto da imparare 
Marinella