La cura del bambino
Ciao a tutti, mi chiamo Vanessa e ho 31 anni. In molti già mi conoscono un po’, ma è da un anno che non scrivo e quindi mi sembra giusto fare un piccolo riepilogo degli ultimi anni della mia vita.
Sono originaria della provincia di Matera, ma ho vissuto 6 anni a Reggio Emilia, dove mi sono laureata in Scienze dell’Educazione e ho lavorato qualche anno come educatrice.
Nel 2015 grazie al Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia, sono partita per il Brasile, precisamente verso un piccolo paesino delle Bahia, nel caldo e secco nord est brasiliano, che si chiama Nova Redenção.
Negli anni mi sono occupata di diverse attività: in parrocchia ho aiutato nella gestione della segreteria, insieme alle suore e al parroco ho collaborato nell’organizzazione parrocchiale, mi sono occupata della pastorale dei bambini e la pastorale dei giovani, ho aiutato ogni volta ce ne fosse bisogno; in ambito sociale ho collaborato con il comune, dapprima nelle scuole aiutando nelle attività con i bambini disabili, successivamente attraverso i servizi sociali ho seguito il gruppo di anziani, il gruppo delle donne incinta e un gruppo di inclusione di bambini e ragazzi di diverse età e con diversi problemi fisici, mentali e familiari; a livello personale ho accompagnato varie famiglie con cui ho creato dei legami e che ho continuato a visitare negli anni per aiutarle nei loro bisogni.
Come ho detto all’inizio non ho scritto per un anno, perchè a marzo dell’anno scorso ho avuto il grande dono di diventare mamma. La mia piccola Rebeca ha avuto tutte le mie attenzioni: in epoca di pandemia e con la mia famiglia lontana, le energie e le attenzioni sono state tutte rivolte a lei, a me stessa e al mio sposo, per cercare di trovare un nuovo equilibrio personale e familiare, in un periodo storico non di certo facile per nessuno.
E oggi con una tranquillità maggiore mi ritrovo a scrivere, con una mente sicuramente diversa e con una consapevolezza maggiore in diversi aspetti della mia vita come missionaria e come madre.
Un anno in casa con una figlia piccolina ti regala tanto tempo per pensare e riflettere; il primo grande passo è stato scrivere un progetto: generalmente ci si aspetta che un missionario collabori in una struttura già avviata o che se ne apri una nuova, ma nel mio caso non è stato così; la mia missione è sempre stata STARE con il popolo, aiutando con le risorse che si aveva in parrocchia o che il comune offriva e con aiuti economici dall’Italia.
Dopo una gravidanza e 11 mesi come madre, mi è chiaro come le donne incinta e i bambini purtroppo hanno un’ assistenza sanitaria che soddisfa molto poco le reali esigenze; è una cosa che sapevo già prima, ma è diverso viverla sulla propria pelle.
Forse un giorno scriverò sulla mia esperienza durante la gravidanza, il parto e questo primo anno di mia figlia, perchè di cose da raccontare ce ne sono, ma sicuramente l’aver potuto vivere da una parte alcuni benefici grazie al fatto di essere missionaria e dall’altra parte aver vissuto situazioni come qualsiasi donna del posto, mi hanno portata oggi a capire che c’è bisogno di fare di più.
Il progetto si chiama “La cura del bambino sin dal ventre materno” e ha come obiettivo accompagnare e aiutare le donne incinta e i bambini nei primi anni di vita, per poter garantire a questi ultimi una salute migliore negli anni più importarti dello sviluppo di una persona.
Io ci credo tanto e spero che i miei amici italiani e brasiliani, possano aiutarmi a realizzarlo.
Un abbraccio dal caldo Brasile.
Vanessa