Padre Gianni Criveller
Padre Gianni Criveller, missionario del PIME e tra i maggiori esperti sul cristianesimo in Cina, nel tradurre in cinese alcuni testi di don Lorenzo Milani si è imbattuto in una sua lettera “che parla dei missionari cinesi che verranno in Italia per ‘rievangelizzare’ l’Italia che avrà perso la fede… Negli anni ’50 sembrava una fantasia – ha detto p. Criveller al Convegno – , ma oggi questa intuizione profetica si sta realizzando, se guardiamo alla presenza di alcuni missionari cinesi in terra italiana”.
Attraverso una ricca esposizione di fotografie, tra reperti storici (il più antico risale al 635 d. C., la stele di Xian) e opere artistiche, p. Gianni ha ripercorso l’opera dei missionari e il cammino cristiano in terra cinese, segnato a più riprese dal martirio per le varie repressioni avute in Cina nel corso della storia, ma anche impreziosito dalla commistione con altre religioni, come testimonia ad esempio l’icona mariana che richiama la Dea della Misericordia, divinità buddista che nasce dall’incontro con il cristianesimo. Sono tanti i missionari giunti in Cina da più parti, a cominciare dalla Persia (l’odierna Baghdad), appartenenti a diverse famiglie come quella francescana (arrivata in Cina prima di Marco Polo), quella gesuita, cui apparteneva Matteo Ricci, che ha percorso la via del dialogo e dell’amicizia per comunicare il Vangelo. Tante le persone che hanno lasciato il segno, come il Cardinal Celso Costantini che nel Novecento diede una svolta storica al processo d’inculturazione e volle i primi vescovi cinesi, superando lo stigma di colonialismo di Chiesa straniera in Cina e avviando scuole che esprimessero il cristianesimo in stile cinese.