Quello che fa la differenza

 

Cari amici, è un po’ di tempo che non scrivo.

Approfitto di questo tempo di festa per farvi arrivare qualche notizia da quaggiù, per raccontarvi come la Parola e la Vita continuano ad intrecciarsi…

Questa settimana di attesa della Pasqua è iniziata con la distribuzione di 700 kg di riso al giorno a tante famiglie dei villaggi vicini. 

A proposito, grazie a chi ha contribuito con generosità nel far fronte alle conseguenze dei cicloni: fame e danni alle strutture.

Anche i lavori di ristrutturazione dell’ospedale stanno iniziando.

Nonostante questo intervento su ampia scala, quanti “mangataka…” (“chiedo un po’ di…”) continuano a risuonare nel cortile dell’ospedale e alla porta delle suore!

Vary, ronono, akanjo…

Riso, latte, vestiti…

“I poveri infatti li avete sempre con voi” (Gv 12,8)

Questo mi fa pensare che, visto che nessuna delle nostre azioni è risolutiva, quello che fa la differenza è il come lo facciamo.

“Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.” (Gv 12,3)

Il tempo qui scorre veloce..

Il venerdì di Passione è stato segnato dall’accompagnare le ultime ore di vita due bimbi ricoverati in ospedale, davanti alla consapevolezza del nostro limite, quello di non riuscire più a fare nulla per migliorare la situazione. Semplicemente stare, restare…

Intanto con la Messa in Coena Domini di giovedì è iniziato il tour de force delle Celebrazioni.

Se riesci a resistere al caldo umido, al sovraffollamento della chiesa e ai lunghi “Kabary” (discorsi), e vi garantisco che è stata una prova di resistenza psicofisica impegnativa, la festa è assicurata!

Le processioni sono danzate, con una armoniosa sincronia, in cui anche il corpo rende lode. Possano allora le nostre vite e azioni quotidiane dar lode.

Lo scambio della Pace è un intreccio di mani che oscilla al ritmo della musica. Possa questa Pasqua farci riscoprire il gusto della fraternità universale.

Sotto il cielo schiarito dalla luna piena di ieri, anche qui sulla terra si è acceso un fuoco che ha dato luce a forse più di 500 candele.

Possa essere luce a chi è nel buio, vita nuova a chi è sepolto!

Buona Pasqua,

Giada Tirelli
Ampasimanjeva, Madagascar, 20 aprile 2022