Lettera di don Gianchi – Pasqua 2025
Carissimi amici e carissime amiche,
vi scrivo da Cavriago, dalla casa di Mauro e Regina. Continuo la convalescenza per recuperare un buon funzionamento del cuore e dei reni.
Dopo l’inverno, che per me non finiva mai, vedo finalmente il sole di primavera risvegliare tutta la natura da un sonno freddo e desolato, e rivestirla di un manto meraviglioso di colori, di fiori, di profumi, di cinciallegre che svolazzano sulle siepi di biancospino. Durante la salutare camminata di tutti i giorni, lascio volentieri l’asfalto per camminare sui prati rivestiti di verde primavera, trapuntati di margherite e viole, e di tanti colori che mi fanno ricordare e contemplare una nuova Trasfigurazione del monte Tabor. Continua a leggere la lettera