Lettera da don Gabriele Burani ottobre 2024

 

VIAGGIO SUL RIO IÇÁ 17-27 SETTEMBRE 2024

– Siamo nel maggior periodo di secca degli ultimi anni. Molti igarapè sono senza acqua ormai. E nei fiumi grandi, Içà e Solimoes, sono emerse molte spiagge, banchi di sabbia nel percorso e il livello dell’acqua ben più basso del solito.

Prima del Rio Içá, Rio Solimões, comunitá di Patiá.

Partiamo il 17 settembre 2024: il sottoscritto don Gabriele Burani, con Mariana e Marias Josè missionarie, Laura, Moises e Moaci. Arriviamo a Patià, e ricordo che in maggio e giugno si arriva alla porta della chiesa con la barca, ora si fa almeno mezzo kilometro a piedi per arrivare alla cappella. Alle 9h la messa, ci sono 45 persone, di cui 9 bambini per la prima comunione. Sono vestiti a festa, molto eleganti. Sono i giorni del novenario del patrono san Matteo e ci sono alcuni missionari tikuna per aiutare la comunità. Alle 11,30 ripartiamo, con il caldo opprimente.

Arrivando alle 16:30 a San VICENTE. Aspettiamo un po’, poi arrivano 3 persone: il cacique, un signore con la chitarra e una giovane professoressa che è la responsabile per la liturgia. Lei chiede di parlare e annuncia che ha deciso “di cambiare religione” e frequenta ora la chiesa evangelica ( a poche decine di metri dalla cappella cattolica). La sorella è diventata pastora della comunità, la maggior parte delle persone frequenta la chiesa evangelica. Dice che nelle ultime domeniche non andava quasi nessuno alla celebrazione e si sentiva “desanimada”, cioè demotivata: solo lei, suo padre (il cacique) e un suonatore. Parlerà con padre Carlotti per spiegare la sua situazione, e se ne va prima che cominci la nostra celebrazione. Arrivano 3 bambini e celebriamo con loro, il cacique e il chitarrista. Non so quali sono tutte motivazioni che spingono a partecipare alla comunità evangelica ed è triste vedere che tra cristiani ci siano continue divisioni, ma è un dato del nostro Brasile. Anche il cacique dice che verrà a Santo Antonio a parlare con padre Carlotti.

Ripartiamo per San JOÃO DE JAPOACUÁ, arriviamo verso le 19h al paraná che porta alla comunità e che, nel tratto iniziale, è molto basso, pochi decimetri di acqua, impossibile per la nostra barca. Come concordato ci vengono a prendere in canoa e io, Mariana, Laura e Maria José andiamo: è giá notte. Il cielo ancora nuvoloso dopo la pioggia del pomeriggio. Temo che la canoa si incagli, il rigagnolo è stretto e con poca acqua, ma poi si allarga e si procede tranquillamente. Celebriamo alle 20h con 10 persone: una coppia adulta e ragazzi e ragazze. Pochi cattolici, ma comunque motivati, mi dicono che alla domenica si ritrovano per la celebrazione e hanno anche iniziato un gruppo di catechesi con una decina di bambini e un giovane come catechista. Sento in loro uno spirito positivo, e la coppia ci accompagna con la canoa fino alla nostra barca.

Mercoledí 18 settembre, alle 6.30h si riparte per San LÁZARO. Arriviamo alle 16h e così abbiamo il tempo per fare visita ad alcune famiglie. Quella accanto alla cappella, che ospiterá Mariana, è attiva nella comunitá. Andiamo nella casa de cacique che sta preparando una rete per la cattura dei piranhas. Ieri è stato morsicato alla mano da un piranha preto (nero) ma non ha perso le dita per sua fortuna! La zona è ricca di pesci, anche Moacir pesca e abboccano ben 5 piranhas!
Nella casa del cacique abitano anche due professoresse che da alcuni mesi stanno insegnando in questa comunitá; volti conosciuti, non sapevo che le avrei trovate qui: una è la sorelle di Gabriel, ex-segretario della parrocchia che quando è a S.Antonio partecipa nella cappella di NS de Saúde; l’altra una giovane di 19 anni, alla sua prima esperienza, che conosco perché spesso giocava a calcetto nella palestra della parrocchia. Ha accettato con timore questo primo lavoro, ed è contenta. Lavora con i bambini piú piccoli, di 5-9 anni e sarebbe felice di continuare come insegnante, ma vuole anche continuare i suoi studi.

Viene buio, accendono il generatore per l’elettricità, dalle 19 alle 22, finché hanno il carburante. Siamo in 30 alla messa, una adolescente ha scelto i canti e la partecipazione delle persone è molto buona, quasi tutti cantano e fanno la comunione. Un gruppo di adolescente si iscrive per l’incontro che avremo in ottobre a Vista Alegre. Le due insegnanti, con una adolescente e forse altri, inizieranno domani la formazione per ricevere il sacramento della Confermazione con Mariana, che poi lascerà materiale perché continuino da sole. Mi pare una comunità viva, si incontrano alla domenica per celebrare, non sono in tanti ma perseverano.

19-09-2024 giovedì. San PEDRO

Dopo la notte a San Lazaro, alle 7:30 ripartiamo. Mariana e Maria Josè si fermano a San Lazaro.

Arriviamo alle 14h a San Pedro, nella scuola stanno facendo lezione, e un gruppetto fuori sta preparando materiale didattico (con un giovane che penso sia professore). Parliamo con il cacique; comunitá di 10 famiglie, molti stanno lavorando nella loro attività agricola e torneranno a sera. Alle 15:30h celebriamo la messa nella scuola (che è ordinata e curata) il cacique, 2 giovani, le 2 giovani professoresse, 5 bambini. Si coglie che non hanno molta pratica con la liturgia, ma riusciamo a fare qualche canto insieme. Il cacique mi dice che si riuniscono la domenica per celebrare. Anche qui non hanno la corrente elettrica, il generatore non funziona, faranno richiesta ai politici quando verranno in visita per le elezioni.

San JOAO DO LAGO GRANDE
Celebriamo la messa alle 19:30h nella casa della cacique. Signora anziana ma che ancora sta al comando. (Arrivando in anticipo abbiamo la possibilità di fare il bagno nel fiume, con acqua caldissima). Col buio ci incamminiamo alla casa, e quando inizia la messa accendono il generatore e si illumina la stanza. Partecipano 10 adulti e 6 bambini, non sanno scegliere i canti, noi facciamo la animazione della celebrazione. Mi dicono che alla domenica non si incontrano per celebrare.

20-09-2024, venerdí.

Partiamo alle 8 e alle 16h arriviamo a ITU. Dona Helena e il marito sono andati a Juí con una figlia che sembra abbia la malaria, sono partiti questa mattina. La cappella è stata costruita, una buona parte, ma non è ancora finita. Celebriamo la messa nella casa, 2 adulti e 5 bambini. Poco dopo le 18 (17 per loro) ripartiamo per passare la notte a Mamuriá. Procediamo lentamente, qui l’acqua è molto bassa, rischiamo di incagliarci nella sabbia. Ma arriviamo a destinazione, giá con il buio.

21-09-2024 sabato. MAMURIÁ

Alle 9:30 (8:30) celebriamo la messa nella cappella. La famiglia di Assis, il ministro, è a Santo Antonio; presenti una decina di persone: loro scelgono i canti, hanno i libretti e sanno cantare. Una giovane mi dice che è catechista e ci sono 5 bambini nella catechesi. Si incontrano la domenica. Invitiamo per l’incontro dei giovani di ottobre.

Noi ripartiamo fermandoci lungo il fiume per il pranzo, il caldo è insopportabile…

Al pomeriggio arriviamo a San JOSÈ, una piccola comunitá di tre famiglie. Una famiglia è partita per S.Antonio e rimarranno fino alle elezioni politiche. Anche gli altri andranno a Santo Antonio per votare. Alla celebrazione ci sono 2 anziani, 2 adulti (uno è il professore) un bambino e una bambina. Celebriamo prima che si faccia buio e ci fermiamo qui per la notte.

22-09-24 Domenica.

Al mattino si riparte per IPIRANGA. Come sempre si va per la identificazione nell’ufficio dell’esercito. Il paese è semivuoto, tante case sembrano abbandonate. La messa è nella cappella alle 20h, con 15 persone che partecipano e centinaia di insetti di vario tipo e dimensioni. Lasciamo al giovane che suona la chitarra (ma non ha pratica) i fogli per le prossime celebrazioni, ma non sappiamo se si raduneranno. Nessuno dell’esercito partecipa, di fatto ora non c’è una vita di comunitá.

 

23-09-24 Lunedí.

Alle 7:30h ripartiamo, conto sul mio corpo almeno 150 punture di insetti e siamo a metà viaggio. Alle 9:30h incontriamo una barca ferma in mezzo al fiume.  È del partito MDB, il partito del sindaco Ceceu e stanno visitando le comunitá per preparare la prossima visita del sindaco Ceceu. Il motore della loro barca non funziona piú e diamo loro un passaggio fino a Santa Terezinha dove hanno la barca grande che fa da casa per questi giorni di campagna elettorale.

Proseguiamo per NOVA CANAAN e arriviamo alle 16h. La celebrazione è prevista per le 17:30h, facciamo un giro per il villaggio; ci sono 10 famiglie che abitano. Nella scuola il turno pomeridiano dura fino alle 17:20h. Mi piace molto questo luogo, con le case in mezzo agli alberi e una meravigliosa varietá di vegetazione. Un gruppo di ragazzi inizia una partita di volley in un piccolo campo, con la rete apposita. Vengono per la scuola anche i ragazzi che abitano nelle comunitá vicine. Celebriamo la messa nella casa di una signora, 4 donne e 20 bambini. Arriviamo poi alla barca quando si sta facendo buio.

24-09-24 martedí

Arriviamo alle 15h a BOA UNIÃO. Ci stanno aspettando, la nuova cappella è aperta, ordinata; mentre Moises e Moacir vanno in cerca di acqua potabile presso la fonte vicina. Chiacchieriamo con Francisco e la sua famiglia, la moglie e 6 figli (la maggiore di 15 anni). Sono sempre molto accoglienti, Francisco ringrazia per la nostra attivitá di missionari, visitando e aiutando le comunitá. Hanno avuto la visita di Mariana e Maria José che hanno parlato della nostra futura partenza per tornare in Italia; ci tengono a dire che si sono trovati molto bene con noi. Alle 16h celebriamo, con la famiglia di Francisco, un signore che abita dall’altra parte del fiume (Moises) e una altra coppia giovane con 3 bambine. Il clima è molto amichevole e sereno, un bel pappagallo verde assiste alla finestra. Ci fanno dono di un casco di banane e partiamo.

Arriviamo quasi alle 19 a MOINHO giá dopo il tramonto. Quando usciamo dalla barca comincia a piovere, arrivando alla scuola non troviamo nessuno. Il villaggio è tutto buio, vedo solo una persona con una luce fioca in una casa vicina. La pioggia aumenta, aspettiamo. Dopo 20 minuti vediamo arrivare alcune persone correndo sotto la pioggia, e altri che si fermano nello spazio vicino alla scuola; hanno molti pesci, si fermano a dividerli e intanto si accendono le luci del villaggio.

Ci chiediamo se si celebra la messa …. Sono le 19:40h. Mi dicono che in genere alle 20 ritorna il buio, e tutti si stanno lavando ora, quindi meglio celebrare la messa domani, alle 7 quando inizia la scuola. OK.

25-09-24 Mercoledí.

Alle 7 siamo alla scuola, ma non si vede nessuno. Arriva poi la professoressa con un figlio e una signora anziana. Aspettiamo, poi alle 7:45 iniziamo la celebrazione. Arrivano altre due signore; in tutto 4 donne e 7 bambini. Noi scegliamo qualche canto, loro non sembrano molto esperte. Chiedo a Moises se c’è qualcuno responsabile nella comunitá, ma capisco che lui non interagisce con loro. Alla fine consegniamo i fogli per le celebrazioni alla signora Tarcila, la piú anziana. Dopo la celebrazione rimaniamo per sistemare alcune cose sulla barca, pulizie e preparare colazione e pranzo. Ho tempo per fare una visita nella comunitá per parlare con qualche famiglia.

Mi dicono che un professore ha la moglie malata ed è a Santo Antonio con lei, qualcuno è a pescare, altri a Santo Antonio fino alle votazioni politiche. Mi fermo a parlare con un figlio di Tarcila, da poco arrivato da Manaus, ha donato un rene alla sorella ammalata, ed è rimasto alcuni mesi per i controlli. La sorella sta bene ora, e lui anche. Chiedo per la cappella: mi dicono che ora con il fiume così basso è un problema il trasporto del legname, ma quando il canale davanti al villaggio si riempie faranno il lavoro della cappella. Mi sembrano ben intenzionati, vedremo.

Alle 13 ripartiamo per San CRISTOVÃO II, piccola comunità, di fatto una famiglia. La messa alle 14 nella scuola. Ci sono 2 donne, 3 adolescenti e 7 bambini. Pochi, ma ispirano simpatia; qualche adolescente parteciperà all’incontro di ottobre. Mi dicono che si ritrovano alla domenica per la celebrazione.

San JOÃO DA LIBERDADE.

Partiamo e appena sulla barca si leva un forte vento e pioggia. Il viaggio è breve ma mentre arriviamo sta piovendo molto forte e, quindi, aspettiamo un poco. Laura esce sotto la pioggia, affonda nel fango, ma continua… dopo un po anche io esco, si va scalzi, c’è molto fango e si fatica a stare in piedi… Arrivo alla scuola è trovo solo il maestro che sta sistemando fogli e libri che il vento forte ha sparso per la stanza. Non sappiamo se verrà qualcuno a messa. La professoressa che aveva i fogli e l’avviso non è qui ma a Santo Antonio, forse per motivi di salute, e non ha avvisato riguardo il giorno della messa. Il professore (che è evangelico, non cattolico) avvisa qualcuno e ci raduniamo, con 4 donne adulte e 7 bambini. La prima signora che arriva dice che è della chiesa “Deus è amor”. Faccio una celebrazione della Parola, e alla fine distribuisco la comunione per chi vuole. Anche loro intervengono nella liturgia e in realtá la celebrazione è bella e sentita, ecumenica.

Ripartiamo alle 18:40 arrivando a VISTA ALEGRE. Si sta facendo buio, ci incamminiamo per la cappella, la piú grande sul fiume. Animano i canti in tikuna e anche la liturgia della Parola. Sono una trentina di persone. Quando dico loro che torno in Italia, mi dedicano un canto, augurandomi un buon viaggio. Parliamo del DNJ del 12 e 13 ottobre e sono contenti di questo evento e si stanno organizzando. Come di consueto, una foto finale con tutto il gruppo e il dolce.

26-09-24 Giovedí.

Al mattino faccio ancora una visita a Vista Alegre per vedere la scuola e il campo da calcio. Alle 10 ripartiamo. Ci fermiamo presso una lunga spiaggia; acqua bassa, calda, poca corrente; faccio il bagno e un giro sulla lunga spiaggia. Quando ritorno Moises e Moacir “sono in panne”: la barca si è incagliata nella sabbia, bisogna cercare di spostarla… aiuto per quanto possibile. Dopo mezz’ora di manovre riusciamo a disincagliarla e ci fermiamo dove l’acqua è piú alta.
Alle 16 messa a San CRISTOVÃO I. Nella famiglia che sempre ci accoglie per la celebrazione; marito e moglie, con una signora anziana, due professoresse e 6 bambini. La professoressa (figlia della coppia che ci accoglie) sceglie i canti per la celebrazione e malgrado siamo in pochi la liturgia è bella, tutti cantano e partecipano. Un gruppetto verrá all’incontro con i giovani.

Riprendiamo il viaggio, assai breve, per NOVA ESPERANÇA. È ormai buio, celebriamo nella cappella. Ci sono 4 uomini e 4 ragazzi (unica comunitá senza donne). Chiacchieriamo un po e dopo qualche avviso rientriamo sulla barca.

27-09-24 UNIÃO DA BOA FÉ
C’è una grande spiaggia di fronte alla comunità ma è difficile trovare un punto di approdo per la barca. Moises tenta alcune volte ma non ci sono le condizioni, poi arrivando a un estremo della spiaggia, riusciamo ad approdare. Camminiamo sulla sabbia, poi una ripida salita con le scale per arrivare al villaggio. Alle 9 la messa, sono in 22 nella cappella. Loro preparano i canti, è forse la comunità più consapevole del senso della liturgia. Alla fine, dopo le 10 arriva anche un gruppetto di bambini, usciti dalla scuola. La comunità si riunisce la domenica per la celebrazione e hanno anche un gruppo di bambini per la catechesi con 3 giovani catechisti. La patrona della comunità è NS Aparecida, dunque il 12 ottobre sarà la loro festa.

Riprendiamo il viaggio, breve, per MANACAPURU. Celebriamo nella scuola, con la giovane insegnante che ci accoglie. Facciamo prove di canto con i bambini, aspettando dona Maria che stava seminando il miglio. Quando lei arriva iniziamo la messa, sono 4 adulti e 6 bambini, ancora molto piccoli, ma sanno a memoria i canti che facciamo. Il giorno è nuvoloso, comincia una leggera pioggia, non abbiamo il caldo opprimente dei giorni precedenti. La cappella è quasi terminata, manca la scala e finire l’interno.  Anche qui sembra che qualche giovane andrà all’incontro di ottobre.

Ultima tappa, arriviamo a SANTA MARIA alle 14:10h. Piove, e questa è la comunità con la spiaggia maggiore prima di arrivare alle case, quasi 1 kilometro, a occhio. La barca non trova un approdo, la sabbia non permette di avvicinarsi alla riva. Ci fermiamo ma un gruppo di bambini viene con la canoa a prendermi, mentre Laura va a nuoto. Moises e Moacir rimangono sulla barca. Piove ed è complicato salire con il fango fino alle case ma riusciamo! Ci sono molti bambini, una comunità allegra, sono contenti di ricevere Laura che avevano conosciuto con Mariana in un viaggio precedente.  Celebriamo la messa nella cappella, sono in 17 tra adulti e bambini, poi dobbiamo subito ripartire, rifare il percorso sulla spiaggia e alle 16:20 per Santo Antonio. Un disagio per loro, mi dicono, tutti i giorni andare al fiume per prendere l’acqua, impiegano più di una ora, mi dice una giovane che ci accompagna. Alcuni punti sul fiume sono difficili per il fondale basso, ma arriviamo alle 20 circa.

Don Gabriele Burani