Progetti in Brasile

La cura del bambino sin dal ventre materno

Per le donne durante la gravidanza l’accesso a esami medici, ecografie e medicinali è quasi impossibile. Non sono pochi i casi di donne che durante i nove mesi non riescono a fare neanche un esame. Questa situazione non consente di diagnosticare per tempo eventuali problemi del parto mettendo a rischio la salute della mamma e del neonato. Il tasso di mortalità delle donne durante il parto è elevato, come anche il dato dei bambini nati prematuri o non sopravvissuti. Il progetto portato avanti da Vanessa Leccese, laica Fidei donum è orientato ad

– assicurare la presenza di un pediatra che visiti le donne gravide in paese, con la possibilità di aiutare economicamente le famiglie più bisognose;

– assicurare alle donne, durante tutta la gravidanza, la possibilità di accedere ad esami strumentali, di assumere medicinali in caso di necessità e di ricevere un kit di prodotti necessari per la cura del neonato.

Il Centro Missionario si impegna a garantire 1.200€ all’anno fino al 2024. Il vostro contributo è libero.

Se mi parli esisto Libro CartaceoSE MI PARLI ESISTO di Vanessa Leccese

Un libro che racconta l’esperienza di Vanessa Leccese, missionaria in Brasile. “Lettere di vita vissuta, quattro anni di esperienze che mi hanno portato ad essere qui oggi. Ogni lettera è la fotografia di quel preciso istante, di cosa cosa stavo vivendo e sentendo sulla mia pelle. E ogni lettera ha una data, perché è necessario segnare un percorso; non sempre chiaro, ma necessario per crescere. Questo è il mio Brasile e spero che vi piaccia!”

Scrivici a missioni@cmdre.it oppure contattaci allo 0522/436840, per richiedere la tua copia.

Biblioteca Manaus

L’obiettivo della FCA è di essere un’entità formativa ed educativa presente sul territorio a servizio anche di quelle fasce di persone che difficilmente avrebbero accesso a percorsi di formazione. Per riuscire a raggiungere gli obiettivi proposti, la FCA ha bisogno di aggiornare il Fondo Generale della Biblioteca a favore della strutturazione del corso di Filosofia e Teologia, e essere di sostegno all’insegnamento, all’approfondimento e alla ricerca. Attualmente il patrimonio della Biblioteca della FCA è piuttosto carente, costituito per lo più da libri che provengo da donazioni. Si tratta, dunque di un materiale non aggiornato. Gli studenti che arrivano in Facoltà spesso non sono in condizioni di comprarsi dei libri, anche perché devono già fare un grande sforzo per pagare la tassa mensile. 
Il progetto della Biblioteca della FCA prevede non solo l’ampliamento della collezione di libri, ma anche lo sforzo per equipaggiare lo spazio biblioteca con tavoli per lo studio, oltre che uno spazio specifico sia per gli strumenti didattici per apprendere le lingue e quelli per l’informatica.
Nei prossimi anni, infatti, l’obiettivo consiste nel portare il personale accademico della FCA in alcuni punti strategici del territorio amazzonico al fine di agevolare l’accesso soprattutto ai giovani e ai leaders di comunità, ai percorsi elaborati dalla FCA.
C’è la carenza di avere a disposizione materiale didattico attualizzato e aggiornato perché il costo dei libri è molto elevato.

Per questo motivo chiediamo la collaborazione alla realizzazione del progetto che prevede una spesa di 50 mila euro in tre anni (2024-2026) per acquistare il seguente materiale:
1. Libri nelle seguenti materie
(Teologia, Filosofia, Giurisprudenza, Psicologia, Sociologia, Pedagogia, Antropologia culturale, Medicina tropicale, Geografia, Etnologia, Materiale bibliografico sui popoli indigeni, Dizionari);
2. N. 10 portatili;
3. Materiale didattico e tecnico per l’apprendimento delle lingue.

Il vostro contributo è libero

Progetto sociale Margens

Margens è il nome del progetto delle attività sociali della parrocchia San Vincenzo de’ Paoli situata nel quartiere Compensa di Manaus, capitale dello Stato dell’Amazzonia in Brasile, dove don Paolo Cugini missionario Fidei donum della Diocesi di Reggio Emilia – Guastalla è il parroco dal novembre 2023.
La parrocchia di San Vincenzo de’ Paoli si trova nella “zona rossa” di Manaus, quartiere tristemente famoso per azioni violente dei trafficanti locali.
Nell’Assemblea delle 7 comunità svoltasi ad inizio anno 2024, le psicologhe e l’assistente sociale hanno presentato una situazione sempre più dura e di degrado in cui vivono gli abitanti del quartiere. Emerge il problema dell’aumento dei casi di disturbi mentali delle persone adulte, che faticano a reggere la crescente insicurezza dovuto all’aumento della violenza imposta dai trafficanti, ma anche dall’alto tasso di disoccupazione senza possibilità di un lavoro stabile che di fatto impedisce una speranza di futuro di riscatto.
Dopo una serie di dialoghi e valutazioni con alcune persone delle comunità, abbiamo deciso di non costruire un edificio unico che raccogliesse tutti i progetti sociali finanziati da Margens, ma di rendere agibili più locali propri delle 7 comunità per svolgere al meglio le diverse attività. 

I progetti sociali attualmente in funzione coinvolgono bambini e adolescenti delle 7 comunità di cui è composta la parrocchia e sono: Corsi di Musica (Chitarra; Batteria; Tastiere); Corsi di danza; Corsi di Capoeira (attualmente in tre comunità); Corale dei bambini; Corsi di lingue (Inglese; spagnolo); Corsi di preparazione all’esame di accesso all’università; Laboratori per un avviamento al lavoro per giovani adulti (Produzione di pane; Produzione di sapone con materiale riciclato; Sala stampa per incentivare la comunicazione dei progetti attraverso i social); Percorsi psicologici per i giovani e le persone che lo richiedono (attualmente la parrocchia ha messo a disposizione due psicologhe una volta alla settimana); Progetti legati alla Caritas (Raccolta di vestiario e materiale per la pulizia personale per coloro che abitano sulla strada; Disponibilità economica per interventi immediati quando le istituzioni pubbliche non rispondono alle necessità (sistemazione di porte, tetti, pagamenti di bollette, ecc.).)

Il vostro contributo è libero

Progetto ``Casse d'acqua``

Durante le visite alle comunità lungo il fiume è emersa un’emergenza sanitaria che colpisce prevalentemente i bambini, ma anche le persone fragili. D’abitudine nei villaggi si usa l’acqua di sorgente per lavarsi, per pulire il pesce, risciacquare gli alimenti, bere e cucinare. Da novembre a maggio, stagione di piogge intense, i territori si allagano e vengono contaminati tutti gli ambienti e le sorgenti e purtroppo si beve acqua non potabile. Il poco cloro di cui dispongono le famiglie non è sufficiente a potabilizzarla. I batteri si diffondono con facilità e sono resistenti anche a causa delle temperature tropicali: diarrea e vomito sono all’ordine del giorno, causando alle persone febbri e dolori addominali. Chi beve acqua piovana sta meglio, ma questa va raccolta e conservata. Da un anno (2020), è iniziato il “Progetto casse d’acqua”, che prevede la distribuzione di casse in PVC per raccogliere l’acqua piovana che è più potabile e incontaminata.

Dopo aver fornito oltre 250 casse d’acqua da 500 litri per le 25 comunità, don Carlotti desidera estendere il progetto ad altre famiglie bisognose che ne hanno fatto richiesta. Il loro impegno è quello di installare le casse d’acqua e tenerle in buon stato. Ogni cassa d’acqua costa circa 50 € e le risorse sono frutto di numerose donazioni private.

Il contributo è libero

Caritas Parrocchiale

Nel mese di dicembre 2020 la diocesi di Santo Antonio do Içà ha ricevuto una donazione da parte di una ONG per distribuire alimenti e abbiamo aiutato in parrocchia un centinaio di famiglie povere, e questo ha permesso a don Gabriele Burani di coinvolgere alcune persone per collaborare nel visitare le famiglie e conoscere le necessità reali.
In due delle otto comunità della città hanno iniziato una visita alle famiglie più povere con una piccola equipe. Ora abbiamo la possibilità di comprare generi alimentari per un buon numero di famiglie, grazie agli aiuti che ci state donando dall’Italia attraverso il Centro Missionario.
Criterio per dare aiuti: le famiglie che non hanno lavoro fisso, non hanno pensioni, e vivono solo del piccolo aiuto del governo e eventuali lavoretti. Una attenzione speciale alle famiglie con un solo genitore e figli; di solito madri senza padri.

Il contributo è libero

Comunità S. Chiara d'Assisi

Nella periferia della città di S. Antõnio sorgono 8 comunità cattoliche e oltre 40 chiese protestanti. Alcune delle nostre comunità si ritrovano in case private.

È necessario realizzare alcune strutture per favorire il senso di appartenenza e il culto dei fedeli, anche per contrastare l’arroganza delle altre chiese che spesso hanno come obiettivo comune quello di screditare la chiesa cattolica. I missionari vorrebbero dar vita a nuove comunità costruendo due nuove cappelle per favorire incontri e catechesi stabili.

Ad oggi si svolgono incontri di formazione biblica e catechismo per chi si prepara ai sacramenti.

Il progetto è ancora in via di elaborazione ma si prevede una spesa complessiva di 15.000 Euro (materiale e mano d’opera) che si pensa possa essere finanziato con contributi privati.

Il contributo è libero

Una barca per l'Amazzonia

Per svolgere le visite alle comunità indigene lungo i fiumi Içà e Solimões (si tratta di 25 villaggi), i missionari percorrono più volte all’anno il percorso con un battello fluviale ormai datato e inaffidabile, che consente loro di raggiungere i villaggi più isolati. Allo stesso tempo le visite sono necessarie per incentivare il senso di comunità e vivere una fede che non sia solo un’adesione personale o devozionale. Questo approccio consente di conoscere meglio la Parola di Dio, celebrare i sacramenti, condividere le gioie e le sofferenze delle famiglie in particolar modo quelle indios calpestate e indifese.  Il Vescovo Dom Adolfo si è preso a cuore la richiesta di sostituire il battello in uso con una nuova imbarcazione più moderna e funzionale, domanda che presenterà all’organizzazione “Aiuto alla Chiesa che soffre”.

Il contributo è libero

Sostegno a distanza ai bambini di Jandira

A Jandira (São Paulo) l’Associazione Caritas São Francisco, fondata da don Giancarlo Pacchin, si prende cura ogni giorno di oltre 1.000 bambini e ragazzi che altrimenti passerebbero il loro tempo sulla strada. L’accoglienza nei 5 asili che al pomeriggio diventano dei doposcuola consente una migliore educazione umana, scolastica e civile. È necessario quindi che il personale possa fornire una proposta pedagogica efficace. Il progetto è sostenuto grazie a donatori privati dall’Italia.

Il contributo è libero

Associazione Arco-Iris

L’associazione Arco-Iris, nata da un’idea di Firmino Pessina, offre a donne senza fonte di reddito la possibilità di prestare servizio come aiutanti domestiche alla Casa della Carità o in altri centri di accoglienza. Le donne, spesso sole e in difficoltà, ricevono un buono per l’acquisto di alimenti di prima necessità, equivalente alle ore di servizio prestate. Inoltre, vengono svolti incontri finalizzati a prendere coscienza del proprio riscatto sociale. Il Centro Missionario promuove il progetto.

Il contributo è libero.

Dançar a vida

Il progetto, rivolto alla fascia d’età 6 – 17 anni, è iniziato nel 2005 con don Marco Ferrari, coadiuvato da insegnanti ed educatori parrocchiali.
E’ operativo in due quartieri poveri di Ipirà, con alta disoccupazione, criminalità, spaccio di droga e alcolismo. Le fragilità familiari non garantiscono stabilità e sufficienti competenze educative; i ragazzi sono abbandonati a loro stessi; molti bimbi vivono con la mamma o con i nonni e lo stato eroga piccoli sussidi ai poveri ed ai disoccupati.
Le richieste che ci arrivano sono più numerose dei posti e dello spazio disponibili; ora accogliamo 120 ragazzi.
Le attività si svolgono nell’arco della giornata grazie agli educatori e ad un gruppo di coordinamento; al pomeriggio arrivano i ragazzi che al mattino frequentano la scuola e possono usufruire di un rinforzo scolastico; poi sono proposte loro attività come danza, disegno, canto, pratica strumentale, momenti di preghiera e spiritualità, attività sportiva, dialogo di gruppo, pulizie e riordino dei locali.
I ragazzi partecipano molto volentieri: si sentono al sicuro e si fermerebbero oltre l’orario di chiusura.

Il contributo è libero.

Não sei mas quero

 “Não sei mas quero” significa “Non so ma desidero (sapere)”. Si tratta di un progetto per giovani e adolescenti che offre l’opportunità di vivere insieme e apprendere alcune attività professionali, musicali e sportive. I ragazzi, circa una settantina, dopo la scuola partecipano al progetto e sono impegnati anche in attività di doposcuola e attività che facilitano l’aggregazione e l’autostima. Il referente del progetto è Enzo Bertani, missionario laico Fidei donum.

Grazie ai contributi ricevuti sono attivi i laboratori di chitarra, pianoforte, flauto e una scuola di teatro e canto.

Il contributo è libero.