Viaggio in Madagascar, un racconto missionario
È tornata da qualche giorno in Italia la delegazione del Centro Missionario dopo più di tre settimane di viaggio tra le opere missionarie del Madagascar. Di seguito il racconto di questa esperienza impegnativa e profonda nelle realtà missionarie sull’Isola e nella vita quotidiana dei missionari che lì operano. La delegazione era composta da don Marco Ferrari, direttore del CMD, Chiara Ferretti e Marinella Tognetti.
Chiara e don Marco con le loro immagini ci hanno fatti partecipi dei vari luoghi visitati. Atterrati in capitale il 25 ottobre, si sono ritrovati nelle manifestazioni elettorali, con cortei e ali di cittadini festosi al passaggio del camion della propaganda. Hanno poi visitato la scuola professionale don Luciano Mariani ad Anatihazo e successivamente una scuola beneficiaria dei progetti RTM a Imerikanjaka. Ad Antananarivo hanno visitato il progetto di Akamasoa portato avanti dall’equipe formata da P. Pedro Opeka conosciuto in tutta l’Isola. Chiara, in una delle sue foto, ritrae un cimitero su una collina che guarda la vallata: le croci sono tutte identiche, bianche, con qualche fiore giallo a terra. Ecco poi l’edificazione della Cattedrale: appare un profondo e ampio sbancamento dove donne e uomini lavorano ed hanno posto le pietre per i tre futuri accessi alla chiesa; chi lavora sotto un ombrello per ripararsi dal sole, chi setaccia, chi sceglie pietre, chi sposta sacchi. Presbiterio, altare ed ambone, elementi fondamentali, sono già stati edificati, come a dire che in questo enorme e desolato cantiere il Signore è già presente, nonostante le forze non siano tante.
Accompagnati da don Luca si sono poi spostati nella città di Antsirabe, per incontrare i ragazzi del progetto “ASJA”, progetto universitari. Un grande cartello indica la caffetteria, il ristorante, la direzione, l’accoglienza, l’economato, lo studentato e l’azienda agricola. Nell’aula della chiesa don Luca Fornaciari parla agli universitari, una sessantina di giovani che studiano diverse discipline, per assicurare un futuro migliore al loro paese. Il villaggio è molto bello, ordinato, con ampi giardini.
Hanno poi proseguito il loro viaggio verso Ambositra la città dell’artigianato dove si trova la Casa della Carità e anche la Casa dei fratelli della Carità.
Dopo qualche giorno sono a Manakara: visitano la parrocchia e poi fanno un salto al mare dove vedono l’impetuosità dell’Oceano indiano: lo sguardo si perde nell’infinito dove il mare e il cielo si fondono insieme. A Tsararano un bel gruppo di ospiti sorridenti accoglie i nostri ed insieme all’aperto, sul prato, don Marco e don Luca celebrano la messa.
Accompagnati da don Simone Franceschini si visita la splendente fattoria agricola, “Ferme Saint Francois d’Assise” ad Analabe dove la vegetazione rigogliosa offre di tutto: ananas, vaniglia, orti, palme ecc. Commuove l’immagine della tomba bianca del caro amico missionario, Servo della Chiesa Luciano Lanzoni, circondata da moltissimi fiori.

Poi rivediamo Enrica Salsi che con i suoi ospiti amici ci hanno preparato il pranzo. Tutto è pronto e il pranzo è servito! Il villaggio terapeutico di Ambokala è ben raccontato da Enrica nel suo libro “Ambokala, là dove crescono le patate dolci”, dove descrive episodi della vita quotidiano dei malati psichiatrici, le loro battute che, ad un ascoltatore attento, nascondono logiche ….molto logiche!
Eccoli poi all’Ospedale FMA di Ampasimanjeva. Don Marco desiderava prendere coscienza di questa realtà e del progetto “Ero malato” di cui è diventato il responsabile. Qui la vita appare in tutta la sua durezza, si comprende quanto sia importante le cure sanitarie che il personale fornisce a tutti coloro che ne necessitano. Nell’immagine della Santa Messa il personale dell’ospedale riempie l’aula: ci sono i volontari Terry Manu e la piccola Toky (loro primogenita nata in Madagascar) la Debora (volontaria laica) e anche alcuni medici arrivati da Reggio per dare una mano e fare formazione al personale.
Si scende poi sulle rive del fiume Faraony , un viaggio in canoa per raggiungere il villaggio di suor Alphonsine ad Ambokata: dalla riva, sopraelevata, lo sguardo si perde nell’ansa del fiume. Appare una striscia di sabbia, la terra rossa che contrasta col verde della fitta vegetazione. Davvero magnifico!
Le immagini di Chiara documentano il suo amore per questa terra, la bellezza della natura che contrasta con la caratteristica terra rossa. Si cammina ai lati della strada, scalzi, per raggiungere un villaggio, il mercato o il fiume; il ritmo della vita viene scandito dalle distanze che impongono tempi lunghi per raggiungere lo scopo della giornata. Tutto si fa con calma, al passo con una piccola mandria di buoi portata a spasso dal padrone.
Chiara ci mostra Manakara, città – villaggio con case semplici in assi e lamiera che fiancheggiano una strada rossa sulla quale camminano parecchie donne vestite con lunghe gonne colorate, con le immancabili infradito; sui tipici cappellini di paglia portano ceste o secchi. Il mercato espone sacchi di farina, banane, verdure; una bilancia a due piatti in plastica gialla sovrasta una bella esposizione di cipolle, fagiolini, peperoni, pomodori e zucchine, ananas, i lecci o lichi, il frutto più buono del mondo e tre ragazzini pare siano i responsabili di vendita.
Nella Casa di Carità di Mananjary ci sorridono cinque suore e nella cappella un magnifico crocifisso in legno guarda i presenti sulle carrozzine.
Eccoci al Centro di fisioterapia, una delle sedi aperte dal compianto Luciano Lanzoni: l’ampia sala è ben attrezzata e consente il trattamento a più malati contemporaneamente.
A Farafangana, sede della Diocesi, si erge una grande cattedrale. Qui forse sorgerà il sogno di don Luca l’università cattolica: un progetto di formazione dei giovani universitari malgasci interessati a 5 corsi di laurea, anche qui, nel sud – est dell’Isola si sogna di offrire opportunità per il futuro del Paese.
A Farafangana sorge anche il centro di formazione dei catechisti; una decina di famiglie, su progetto del Vescovo, alloggiano in una moderna struttura immersa in un parco di palme e banani.
Prosegue il nostro viaggio con una sosta obbligata a Vohipeno, al santuario dedicato al Beato Lucien Botovasoa. Proprio da questo luogo di pellegrinaggio nel dicembre scorso, stavano rientrando ad Ampa il dottor Martin e tutta l’equipe medica e in quel frangente un fatale incidente in un attimo ha strappato le loro vite.
Chiara è ritornata di nuovo ad Antananarivo ad accogliere Andrea Sperotti regista di “Luci nel mondo”. Documenteranno, su mandato del Centro Missionario, le attività e i progetti dei missionari reggiani e dei volontari RTM. Cercheranno inoltre di riprendere i progetti realizzate da Luciano Lanzoni perché nel suo animo aveva a cuore la salute e l’accesso alle cure dei tanti malati in particolare di quelle categorie sociali più svantaggiate. Sarà realizzato un video documentario per tratteggiare la figura di Luciano laico missionario (classe 1958) che ha donato una vita per gli ultimi del Madagascar dal 1990 fino alla sua morte avvenuta per Covid il 18/06/2021. Il video verrà diffuso dall’Ufficio Missio Italia il prossimo 24 marzo 2024 in occasione della Giornata dei missionari martiri.

