Carta aos Irmaos

 

Ruy Barbosa, Projeto Levanta-te e Anda, 15 de março 24

Ciao a tutti,

comincio questa lettera con alcune riflessioni sul ritiro fatto in Mairi, parrocchia della diocesi di Ruy Barbosa, di sr. Annamaria che mi sembrano belle e che riassumano bene quello che abbiamo vissuto in quei giorni.

“La gioia di scoprirsi destinatari e portatori di un dono immenso: il vangelo di Gesù…

Prendere coscienza della ricchezza che ci è stata donata e gustare la bellezza e la luce che dona alla nostra vita…Capire che un dono così grande non può rimanere chiuso sterilmente nel cuore…La responsabilità impegnativa e liberante di condividere questo dono…

Ecco alcuni pensieri e sentimenti che ci hanno riempito il cuore nei due giorni di ritiro diocesano, 2 e 3 marzo, in preparazione alle Sante Missioni Popolari, nella parrocchia di Mairi. Un’esperienza che è difficile riassumere in una pagina scritta, non fosse altro per il numero e la varietà dei partecipanti: 350 laici, consacrati, sacerdoti, leader di comunità e pastorali, seminaristi, giovani, adulti e senior, di tutte le parrocchie della nostra diocesi, guidati dal nostro vescovo, Dom Estevam. Tutti riuniti, nell’ascolto attento e partecipe di Pe. Joao Paolo, membro del coordinamento della Missioni Popolari. Le parole che ci ha donato sono state un concentrato di Vangelo, piene di passione per l’annuncio, soprattutto verso i cosiddetti lontani e verso chi nei travagli della sua vita ha bisogno di un sostegno di forza e speranza. Questa chiamata del Signore cambia, trasforma, travolge tutto. Anche i limiti personali e comunitari, le difficoltà della situazione sociale, i problemi e le necessità stesse delle nostre comunità, non possono fermare questo appello, anzi, proprio nella risposta generosa al Signore che ci affida questa missione possiamo trovare la chiave per sbloccare tante tensioni, difficoltà, chiusure.

Si può tentare uno stringatissimo riassunto: sabato mattina accoglienza, nel pomeriggio e conclusione con veglia eucaristica. Domenica mattina Santa Messa, seguita da provocazioni, suggestioni, indicazioni per il cammino futuro.

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C’è molto, molto più di questo e tutti – e questa è la cosa più bella – abbiamo la possibilità di scoprirlo e gustarlo. Infatti questo non è che l’inizio del cammino, che continuerà nelle parrocchie e con altri incontri per tutta la diocesi.

Impegnativo? Difficile? L’ennesima cosa da fare, che si aggiunge alle già nostre lunghe liste….

Davanti ai dubbi e alle perplessità, è bello condividere le ultimissime parole che abbiamo ascoltato alla fine del ritiro, proprio dai parrocchiani di Mairi,a cui è stato chiesto, con poco tempo a disposizione, di organizzare la logistica di un incontro di questa portata. Un impegno, una sfida non da poco. Il risultato: un’accoglienza splendida, generosa, degna del carinho bahiano, ma soprattutto piene di gioia contagiante. La dimostrazione nel saluto finale dei parrocchiani di Mairi:” Gente, la

missione è già cominciata, non abbiate paura, i frutti sono già qui da gustare!”

         E’ stato un momento intenso e molto bello che ha aiutato ad entrare in un percorso che si concretizzerà il prossimo anno con le Sante Missioni in tutte le parrocchie della Diocesi. Quindi è necessario formare missionari che possano fare la missione nella propria parrocchie; il vescovo Estevam ha sottolineato l’importanza di essere disponibili e di sentirsi responsabili di questo impegno.

         Poi abbiamo avuto la visita di sr. Katia e sr. Rossella, un momento bello e di condivisione; hanno potuto vedere quello che sta succedendo qua e come le cose stanno andando avanti cercando di rendere sempre più responsabili le persone che vivono in casa, sia i dipendenti che i volontari e quelli dell’Arco Iris; la freschezza delle novizie e la bellezza di giovani che passano per casa; negli incontri che abbiamo avuto con loro si è cercato anche di vedere quale futuro per questa casa, quali passi cercare di fare, senza avere troppo fretta (aggiungo io), come si parla qui dicendo “vai devagar…” La bellezza dell’essere famiglia, si scopre, o meglio si riscopre, nel sentirsi vicini, nonostante le distanze geografiche. Mi sento di ringraziare della presenza di Katia e Rossella per averci fatto sperimentare questo. “Atè a proxima, se Deus quiser “

         Nella vita del progetto “Levanta-te” si sperimenta sempre questo duplice aspetto, la bellezza di vedere come le persone stanno camminando e dall’altra parte, come alcuni non riescono a resistere e escono di nuovo nella “rua” con l’illusione di potercela fare da soli; e altri, che da una settimana per l’altra, cominciano il cammino; poi è successo che “sorella morte” ha fatto visita al Progetto, un uomo di nome Carlos Eduardo è morto mentre andava all’ospedale di Feira de Santana, causa di una infezione  non riconosciuta all’ospedale di Ruy Barbosa.

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         Poi abbiamo avuto, in questo fine settimana, anche la morte di un fratello di “Criação” (cioè non fratello di sangue) di Isabela, la novizia; un momento molto forte perché morto di morte violenta in Salvador. Lo conoscevano anche al Progetto perché aveva passato un tempo tentando di uscire dal mondo della droga.

Ho cominciato, nei fine settimana, a stare nella casa parrocchiale insieme al parroco don Erivaldo, e mi sembra una bella opportunità per condividere insieme con lui la vita pastorale della parrocchia; è buono anche per confrontarsi sul come si vedono le cose, quali possono essere i cammini migliori per entrare in contatto con le realtà difficili che si incontrano nella parrocchia e poi confrontarsi sul come essere chiesa oggi, nel contesto in cui siamo e viviamo. Percepisco che ci sono delle modalità e dei pensieri differenti, ma che si può dialogare nel rispetto delle differenze. E’ una bella sfida ma capisco che si può affrontarla non con la pretesa di voler cambiare qualcosa, ma con l’attenzione di riuscire ad entrare in contatto con una chiesa che nel tempo sta cambiando e si sta strutturando con un volto molto baiano e carismatico.

         Vi mando alcune foto del progetto “levanta-te e anda” per condividere con voi un luogo bello dove sto sperimentando quando la prossimità con le persone che devono recuperare il senso bello della vita, aiuti a sentirsi fortunati e nello stesso tempo grati al Signore.

         Um abraço a todos e a todas, porque esta Pascoa que està chegando possa trazer luz, paz, alegria e desejo de se tornarem anunciadores da boa nova de Jesus Cristo, morto pela nossa salvação e ressuscitado pela nossa esperança. Feliz Pascoa, pe. Luís, irmão da Caridade e vosso irmão.

don Luigi