Dal Convegno missionario

 

Domenica 9 marzo si è svolto il Convegno missionario diocesano dal titolo: Missionari di speranza… sulle strade del mondo, partecipato da quasi un centinaio di persone legate a vario titolo con l’esperienza dell’evangelizzazione di popoli lontani (dai quali possiamo anche imparare molto per migliorare il nostro stile di vita).
Il Convegno è “decollato” da Reggio per approdare in Amazzonia con l’intervento di don Gabriele Burani che ha raccontato le priorità e le preoccupazioni del loro lavoro in loco tra gli Indios in condizioni difficili ma affascinanti: fiumi, foresta, rigoglio della natura grazie all’abbondanza dell’acqua.
Il volo è proseguito per il Madagascar insieme ai coniugi Maria Teresa e Emanuele Barani, missionari laici di Modena che hanno lavorato per quasi due anni all’Ospedale di Ampasimanjeva. Bella la loro testimonianza che ha ricordato ai presenti l’importanza delle relazioni che sono state fondamentali per loro; stranieri in un paese diverso, ma che sono riusciti anche attraverso piccoli gesti a vincere la diffidenza dei locali. Fondamentale è stata la nascita della loro prima figlia che ha generato molti legami con la popolazione.
Dopo le loro ricche testimonianze i partecipanti sono stati invitati a lavorare in piccoli gruppi su due domande: “ha ancora senso l’impegno della chiesa di Reggio in Amazzonia?”, proposta da don Gabriele e “quando è stata l’ultima volta che hai incontrato una persona che ti ha sconvolto la giornata raccontandoti le sue difficoltà! Quali sensazioni hai provato?”, lasciata dai coniugi Barani.
Dal confronto tra i partecipanti è uscita una domanda fondamentale è: “come risvegliare lo spirito missionario delle persone e delle nostre comunità?”.
Nella seconda parte dei lavori siamo approdati a Lampedusa attraverso l’intervento di suor Cristina, Carmelitana Minore della Carità con esperienza pluridecennale in tante missioni diocesane (Madagascar, Rwanda, Brasile e Italia). Suor Cristina ha fatto commuovere tutti perché il suo racconto è stato toccante e profondo. In sala, infatti, è calato un silenzio rispettoso e l’attenzione di tutti è stata rivolta a coloro che affrontano il viaggio della speranza anche a costo della propria incolumità.
Poi don Marcello Govi ci ha fatto atterrare sulle Ande peruviane a 3.600 mt dove lavora come missionario dell’Operazione Mato Grosso. Insieme ad alcuni ragazzi della loro rete di cooperazione aiutano una vasta parrocchia di alta montagna occupandosi di tutti i piccoli centri che visitano periodicamente.
Il Vescovo Giacomo ha concluso il Convegno commentando il brano evangelico di Luca dell’invio missionario (Lc 10, 1-12) sottolineando che occorre andare verso le persone che non frequentano la Chiesa per incontrarli e ascoltarli in stile missionario. Ha inoltre sottolineato l’impegno della chiesa reggiano- guastallese per l’annuncio del Vangelo nel mondo e perché non venga meno il suo impegno missionario nonostante le forze siano diminuite.