Gaudium et Spes
Carissimi tutti amici della missione in Madagascar,
vi scrivo per condividere Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi qui in Madagascar, che attraverso l’opera dei missionari di ieri e di oggi sono ormai anche le vostre.
La maggior parte delle persone qui in Madagascar è di fatto estranea ai due grandi conflitti che affliggono il primo mondo anche se in realtà tutti i poveri ne pagano le conseguenze. L’aumento dei carburanti e delle materie prime, ha una ricaduta anche qui, come anche l’aumento dei trasporti via container, aggravato ulteriormente dalla crisi di Suez.
Il problema rimane abbastanza invisibile per la gente comune, tuttavia, tutti ne pagano le conseguenze.
A queste difficoltà si aggiungono le piogge copiose di quest’anno che rendono difficili anche le comunicazioni interne, in particolare sulle strade sterrate.
Tuttavia la maggior parte delle persone trova la forza per non lasciarsi andare, una fiducia innata insita nel cuore dell’uomo? Una scintilla del futuro bellissimo al quale siamo destinati da Dio?
Solo così mi spiego perché i nostri bambini del centro educativo pur essendo molto poveri sono molto felici. Passare del tempo con loro è molto bello. Mi ascoltano volentieri quando spiego loro il vangelo, sono felicissimi di imparare un gioco o di apprendere una cosa nuova da me e soprattutto di ricevere una carezza. Ti fanno scoprire la verità di quella parola di san Paolo: “c’è più gioia nel dare che nel ricevere”. Crediamo veramente a questo Vangelo? Vi invito a venire a testare la verità di questa parola.
Mi auguro che lo possano sperimentare i giovani che verranno per l’esperienza dei campi estivi.
Tuttavia voglio rilanciare anche la proposta di un anno in missione che mi piacerebbe chiamare: “L’ANNO DEL DONO” un anno in cui cioè, si passa dalla logica giovanile in cui la priorità è coltivare i propri talenti alla logica dell’età matura in cui la priorità è donarsi agli altri attraverso i propri talenti. L’anno in cui si passa dalla maturità del proprio frutto, alla semina di questo per dare vita ad un abbondante nuovo raccolto.
Con l’augurio di non perdere mai la Speranza e di trovare la Gioia vi auguro una Buona Pasqua,
don Simone Franceschini
