Un cammino perenne di rinnovamento
Mumbai 04-10-2022
“Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché
hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” Mt 11,25
Carissimi tutti,
a conclusione di questo mese vissuto insieme in visita alle Case della Carità in India, rendiamo grazie a Dio del cammino fatto e condividiamo con gioia quello che abbiamo vissuto.
Raffigurando il tempo trascorso come un esodo, il primo passo, nell’incontro iniziale tra sr. Julie, sr. Mary, sr. Valencia, d. Davide, Maurizio e d. Filippo, è stata la decisione di vivere insieme la visita, come equipe, per poter vedere ed ascoltare in modo plurale quello che avremmo vissuto.
Nella visita alle CdC di Mumbai (3) e alle CdC del Kerala (2), abbiamo incontrato il consiglio pastorale, il parroco, gli ausiliari e le sorelle. Sono stati incontri ricchi che ci hanno permesso di ascoltare il cammino delle comunità, la cura che ogni Casa ha per i piccoli che accoglie e l’ascolto del territorio con la visita alle famiglie della zona.
Una domanda ci ha accompagnato sul come aprirsi a un “cammino perenne di rinnovamento” per la realtà locale dell’India al fine di seminare oggi la civiltà dell’Amore.
Un aiuto l’abbiamo trovato in un brano del libro dei Numeri proposto dalla liturgia del 14 settembre, nel pellegrinaggio con le due CdC del Kerala presso il santuario di Santa Mariam Thresia Chiramal.
Il testo narra del popolo in cammino nel deserto che non sopportò il viaggio e si mise a parlare contro Dio. Provando a chiederci perché il popolo non sopportò il viaggio, una risposta l’abbiamo trovata nel fatto che il popolo d’Israele si era messo in cammino ma continuava a considerarsi un popolo stanziale e non aveva assunto la mentalità di popolo migrante e questo non gli ha permesso di vedere la fedeltà del Signore e gli ha reso insopportabile il cammino.
Un altro passo è stato quello di chiederci quali sono le situazioni che ci provocano a metterci in cammino.
Oltre a fare memoria dei cambiamenti epocali che si stanno vivendo, dell’indicazioni della Chiesa ad assumere un volto sinodale dell’indicazione della Famiglia delle CdC a costituire l’India come realtà locale, abbiamo cercato di ascoltare quello che emergeva durante gli incontri.
È emersa in più occasioni la percezione di una certa distanza vissuta in più ambiti, distanza che mina il camminare insieme, parola emersa anche tra gli elementi identitari della CdC durante il primo anno del cammino del CIMO.
L’ultimo passo è stato quello di chiedersi come reagire a questa percezione di distanza e gli strumenti che si sono individuati sono stati i seguenti:
- darsi luoghi di ascolto custodito per “dirsi e capirsi”,
- il cammino di riconciliazione proposto quest’anno dal CIMO,
- modalità concrete per farsi accompagnare nell’assumere mentalità e modalità sinodali,
- il costituire il gruppo di lavoro del delegato del responsabile generale.
Ora il cammino continua e tra le prossime tappe c’è l’aprirsi a nuovi modi con cui accompagnare la Casa di Shanti Niwas come Congregazione, visto il venire meno della presenza stabile dei Fratelli della Carità: è una nuova sfida che desideriamo vivere come provocazione a camminare insieme.
Grazie della preghiera con cui ci avete accompagnato e grazie delle preghiere con cui continuerete ad accompagnare il cammino della Famiglia in India: grande Nazione composta da tanti Stati, tante lingue e culture, tante religioni, tante persone, tanti colori, tanti odori, tanti poveri, tanti ricchi, tante ingiustizie e tante cose belle.
San Francesco dal cielo ci aiuti a realizzare ciò che il Papa scrive nella Fratelli Tutti il 03-10-2020: “Consegno questa enciclica sociale come un umile apporto alla riflessione affinché di fronte a diversi modi attuali di eliminare o ignorare gli altri, siamo in grado di reagire con un nuovo sogno di fraternità e di amicizia sociale che non si limiti alle parole”.
Grazie di cuore,
Don Davide, suor Mary, suor Julie, suor Valentia, Maurizio, don Filippo