Progetto “Ero malato”: continua la formazione del personale
Alla Fondation Médicale d’Ampasimanjeva (FMA) abbiamo vissuto una giornata più lunga del solito perché iniziata all’alba delle ore 3.30 per salutare il dott. Matteo Crotti e il dott. Lillo Bruno Cerami, che sono arrivati alla FMA per una formazione al personale su “Competenze Ginecologiche e Manovre Ostetriche”, nell’ambito del progetto “ERO MALATO” in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale (ASL) di Reggio Emilia.
Un periodo breve, ma così deve essere. Un periodo dove i Saperi e le Competenze Sanitarie si incontrano, si conoscono, si confrontano, a volte discutono, ma sempre a favore dei Malati.
Sono stati 10 giorni di formazione in aula e di formazione durante le attività normali di visita alle mamme in gravidanza, alle donne e in sala operatoria, ma MAI sostituendosi al personale locale. C’era il timore della difficoltà della lingua, ma tutto è stato superato senza grandi problemi grazie anche alla traduzione perfetta di Suor Josiane che ormai può prendere la Laurea in Ostetricia. La settimana si è conclusa con il “Questionario di apprendimento” e la “Valutazione della formazione”, oltre alla discussione insieme su come migliorare i percorsi formativi.
Anche se il periodo è stato breve, a me è servito tantissimo per il proseguo del progetto, in particolare per tutta l’attività dedicata alla formazione del personale: come preparare meglio gli eventi, quali informazioni dare ai docenti (per preparare la lezione, predisporre gli strumenti, ecc.), come utilizzare il tempo e l’impegno economico al meglio.
Inoltre, in questi 10 giorni i continui scambi di Matteo e Lillo (adesso ci possiamo dare del tu) con i loro colleghi hanno creato nuovi legami con la FMA e speriamo davvero che tanti colleghi del mondo della Sanità Reggiana possano conoscere questa realtà, perché fa bene ai malgasci ma fa tantissimo bene anche a Reggio. Capire che la Salute è un dono preziosissimo, che va conservato e non solo recuperato, che è un dovere aiutare e avvicinarsi a una persona che soffre, a un bambino che ha fame, a una mamma che ha iniziato il parto lungo la strada e sa che quasi sicuramente quel bambino non nascerà, a qualsiasi persona che ha bisogno.
Oggi le distanze sono sempre più ravvicinate, quello che alla FMA era impensabile fino allo scorso anno, oggi è possibile, abbiamo già fatto le prime due formazioni a distanza e senza problemi con la Dr.ssa Marini e la Dr.ssa Cocchi sull’importanza di un ospedale in ordine e personale con le mani pulite (non scontato nemmeno in Italia). Abbiamo scelto per iniziare proprio la Giornata mondiale del lavaggio delle mani, queste mani che toccano sempre tutto e tutti e a volte fanno una carezza, ma tante volte portano una malattia.
Cecilia Pellicciari