Il saluto di don Pietro Adani ai coniugi Martin e Nivo
Di seguito il messaggio di don Pietro e lettoai funerali dei coniugi medici deceduti nell’incidente stradale del 27 dicembre scorso. I funerali sono stati celebrati il 30 dicembre alle ore 13 ora locale, nella Chiesa di Faravohitra ad Antananarivo capitale del Madagascar. Alla stessa ora, nella Chiesa di Ambatomena a Fianarantsoa l’Arcivescovo Mons. Fulgence ha celebrato le esequie di Don Didier e delle Suore Justine Lalalo e Marie Louise. Erano presenti il Vescovo di Ambositra Mons. Fidelis e numerosi sacerdoti della diocesi.
“Chi onora sua madre è come chi accumula tesori.
Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera” Sir 3, 4-5
Sono don Pietro Adani direttore del CMD di Reggio Emilia e porto il saluto e l’abbraccio di tutta la nostra chiesa, di tantissime persone che in questi giorni ci testimoniano la loro amicizia e vicinanza per voi. Del vescovo Giacomo, della Congregazione Mariana delle Case della Carità (sono arrivati ieri con me dall’Italia, don Filippo Capotorto e suor Teresa Cristina – pregano con noi nella Messa a Fianarantsoa) e dei molti missionari laici del CMD e di RTM volontari nel mondo che qui in Madagascar, insieme a tanti malgasci, hanno formato il loro cuore, la loro mente e imparato a guardare il mondo con occhi nuovi grazie a tanti di voi.
Per la nostra chiesa di Reggio la missione è un dono che ci cambia la vita, ci invita ad una forte e lieta conversione spirituale. L’incontro tra chiese e tra popoli è una ricchezza irrinunciabile, non per insegnare, ma per condividere i doni reciproci e nell’amore di Dio fare esperienza della moltiplicazione delle sue grazie. Nel saperci incontrare, da fratelli, tutti si esce arricchiti.
Tra i messaggi di gratitudine che sono arrivati al CMD in cui testimoniavano l’affetto e la riconoscenza verso la famiglia del dott Martin cito una parte dal saluto del vescovo Giacomo Morandi di Reggio Emilia:
“Ringrazio inoltre il Signore per averci donato il dott. Martin e sua moglie, la dott. Nivo, perché attraverso la loro premura e attenzione hanno aiutato l’ospedale di Ampasimanjeva a crescere nella cura delle persone e nell’aiuto concreto e generoso a tanti bisognosi. Ho conosciuto il dott. Martin nel mese di novembre per la presentazione del progetto “Ero Malato” e ho intravisto in lui il grande desiderio di incrementare e sviluppare la sanità malgascia per il bene di tutto il paese”.
Unisco le parole di Mons. Camisasca, vescovo emerito di Reggio Emilia-Guastalla:
“che ricorda la generosissima dedizione del dott. Martin all’ospedale di Ampasimanjeva e ne piange la scomparsa insieme a quella della moglie, la dott. Nivo. Partecipa al dolore dei fratelli e sorelle della Casa della Carità per la morte di padre Didier, suor Justine e suor Marie Louise. Nella certezza che Dio accoglie il loro sacrificio e rende eterno il bene da loro compiuto, su tutti invoca la benedizione del Signore.”
Vorrei oggi in particolare ringraziare voi figli del dott Martin e della dott Nivo. Sappiamo che in questi lunghi anni di fedele servizio e lavoro instancabile il papà in particolare è stato lontano da voi per la missione che ha vissuto con totale dedizione verso i poveri e gli ammalati nell’ospedale della Fondation Medicale d’Ampasimanjeva. La mamma, donna di profonda e solida fede, lo ha seguito con generosità e competenza all’inizio. Ha poi continuato qui a Tanà per seguire il vostro percorso formativo e continuare a spendersi nella sua professione di medico. Per la nostra chiesa di Reggio i vostri genitori sono stati fondamentali per portare il dono della salute a tante persone povere. Opera che desideriamo continuare a vivere insieme alla diocesi di Fianarantsoa.
Lasciamo un pezzo di cuore e lo affidiamo nelle mani di Dio perché il nostro cuore allargato in cielo possa sempre più sentire e vivere come ha sentito e vissuto Gesù. Nasca in noi in questo tempo di Natale la volontà di continuare e coltivare l’opera in cui questi nostri fratelli: sposi, consacrati e consacrate, laici, di differenti età hanno donato la loro vita. Nella loro improvvisa e tragica chiamata alla vita eterna lasciamo fiorire in noi l’ascolto perché questo avvenimento porti frutti di carità nelle scelte della nostra vita.
Voglio concludere con le parole di fede del cantato fatto dalla gente ad Ampasimanjeva durante il veloma alle salme:
“arrivederci a voi, non dimentichiamo le cose belle e buone fatte qui”
Che Dio benedica e consoli ognuno di noi.
Misaotra Tompoko