Ecologia integrale

 

Vi scrivo da Ipiranga, oggi 13 luglio, sperando che porti bene e nel prossimo ottobre LULA 13 possa vincere le elezioni presidenziali al primo turno. Davvero la situazione sociale del Brasile é ogni giorno più disastrosa sotto il “regime fascista” dell’attuale presidente. Dopo le ultime due morti nella valle del fiume Javarì, estremo sud della nostra Diocesi dell’Alto Solimões, tutto tace e chi opera pastoralmente e nella difesa dei diritti umanitari e della foresta (ecologia integrale), continua ad essere minacciato di morte da chi adora il dio-denaro e vuole impossessarsi delle ricchezze di legname, di pesce e di minerali di una terra che non gli appartiene, ma che il Creatore ha dato in usofrutto per la vita di molti. Riconoscere la terra indigena é riconoscere il diritto alla vita che viene da Dio.
Abbiamo ormai terminato la distribuzione delle casse per raccogliere l’acqua della pioggia, mancano solo 4 comunità del fiume Puretê, dove c’é il garimpo illegale dell’oro. É una rotta un poco fuori mano perché là non ci sono comunità cattoliche, solo della chiesa della croce, purtroppo una forma di setta fondamentalista, che si é formata 60/70 anni fà. Ma le comunità hanno saputo di questa opportunità e stanno venendo in città a prendere le casse per l’acqua, in parrocchia, così é una buona occasione per conoscerci.
Nel prossimo viaggio, dal 31 luglio all’11 agosto, iniziamo ad offrire la Bibbia a tutti coloro che la desiderano, a 5 reais (1 euro), mentre il costo effettivo é di 30 reais (6 euro), un modo di chiedere una piccola partecipazione anche a loro, perché diano più valore al dono della Parola di Dio. In agosto approfitteremo dell’incontro di comunità per aiutare a conoscere la Bibbia e come usarla. Nei mesi di settembre, ottobre e novembre, fino al nuovo Avvento, incentiveremo a fare una lettura continuata di tutto il Vangelo di Matteo, che ci accompagnerà nel prossimo Anno Liturgico. Due capitoli alla settimana, una piccola introduzione per ogni incontro e alcune domande per condividere: una forma semplice di lettura orante della Parola. Speriamo davvero che questo sforzo di offrire “acqua viva” avvicini la fede popolare alla fede biblica, e possa così sostenere il cammino delle comunità nella storia di oggi. Il sogno é che la Parola di Dio ci indichi il cammino della Vita: farci prossimi nel bisogno dei fratelli come luogo di fede per amare il Signore con tutto il cuore e tutta la mente.
Questa settimana stiamo aggiustando un ponte che é pericoloso per i bambini e anche per quanti devono passare. Noi diamo il materiale, legno e chiodi, e invitiamo la comunità a lavorare insieme, gli uomini nella parte di costruzione e le donne preparando il pranzo comunitario. Se il sindaco non fa per questioni politiche partitarie, la gente può e deve preoccuparsi della sicurezza dei piccoli e di tutti.
Nella comunità di San Cristovão II, che appartiene alla chiesa della croce, non c’é la scuola e, per questioni politiche partitarie, il sindaco non la farà. “Padre come facciamo?” “Siete disposti a lavorare per tagliare le assi e anche a costruire insieme la scuola?” “Si padre, siamo quattro fratelli con le nostre famiglie, siamo capaci di lavorare e ben disposti, ma non abbiamo le condizioni economiche per completare l’opera.” “Cosa vi manca?” “Benzina e olio per la motosega, chiodi e specialmente lo zinco per la copertura.” “Bene, possiamo aiutarvi come comunità cristiana e, se un giorno faranno una scuola nuova, useremo questa sala grande per riunirci e anche per la preghiera comune…” Così ora c’é la scuola e i bambini hanno uno spazio decente per studiare. La fede al servizio della vita.
Oggi, 13 luglio, siamo arrivati qui ad Ipiranga, dopo cinque giorni di navigazione del rio Içà, molte case chiuse, quasi un paese fantasma. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e scopriamo che l’attuale comando militare é avverso alla popolazione e sta mettendo molte regole di controllo dei civili. Molti se ne sono già andati e altri stanno pensando di lasciare il paese. Vedremo cosa fare, questa sera alla Messa cercheremo di capire se c’é uno spazio di mediazione tra le poche famiglie rimaste, il comando militare e il potere pubblico che qui é molto poco presente, solo di quattro in quattro anni per chiedere voti.
É arrivato un piccolo aiuto di 300 reais per le famiglie che hanno vissuto nella difficoltà dell’acqua alta che ha distrutto le coltivazioni, oltre ad aver allagato le case. Ma bisogna andare in città per firmare, tutti senza eccezione, entro venerdì! “Padre per andare e tornare di canoa servono due latte di benzina (40 litri), 320 reais, per riceverne 300 quando tutto funziona nelle lunghe code davanti alla banca…”. Anche questo é il nostro Brasile, patria amata, dove si continua a dare le briciole, mantenendo il popolo di Dio in una condizione di dipendenza e sottomissione. Forse anche per questo sono state espulse le suore di Madre Teresa… forse per questo in India é proibito alla Chiesa impegnarsi nell’ambito dell’educazione dei giovani.
Oggi alle 9:30 tutti i ragazzi sono ritornati a casa, la scuola finisce perché non c’é la merenda che lo Stato non ha inviato. Cosí non si mangia e così non si studia, perpetuando l’analfabetismo personale, sociale e politico.
Davvero il Vangelo é un messaggio pericoloso: ci invita alla libertà e ci aiuta ad organizzarci perché la vita sia rispettata nei suoi diritti e doveri fondamentali. Ringraziamo il Padre perché ha voluto rivelare queste cose ai piccoli. E lo preghiamo perché ci liberi dai pesi che ci opprimono e ci aiuti a scegliere la croce come cammino esigente dell’amore che ci libera da ogni tipo di oppressione.
Un grande abbraccio e arrivederci a presto.

Gabriele Carlotti – missionario dell’Amazzonia
Ipiranga, 13 luglio 2022