Dare secondo il proprio cuore
di Monica Torelli
“Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia.” Corinzi 9,7
Questo sono le parole delle letture con cui ho salutato l’Albania, dopo aver trascorso due settimane in casa di carità a Lac vau Dejes. In questo breve periodo trascorso lì, ho potuto godere dei frutti della gratuità del fare e dell’impegno nel seminare quotidianamente, in un paese in cui la disabilità viene ancora nascosta e l’integrazione e inclusione sono ancora molto lontane dal quotidiano. Mi ha colpito molto la creatività di casa, coltivata dalle suore, nel dedicare attenzioni a ognuno che si riflette sia negli ospiti sia in chiunque passa.
E così nel giro di poco ci si ritrova a ballare Tunak Tunak con la Regjina, a sfrecciare con Pashk per i corridori come sui circuiti di F1, a sperimentare la forza di Fabi, a parlare un albanese molto azzardato con la Dila o a osservare la premura del vescovo verso i piccoli di casa.
Conoscendo più da vicino il popolo albanese, ho scoperto così le grandi ferite lasciate dal comunismo e i problemi dell’oggi che portano in gran parte ad emigrare.
Il desiderio di conoscere le radici della cultura albanese ha portato due gruppi scout da Bari e Caserta a trascorrere parte delle due settimane in casa con noi. E così da accolta mi trovavo ad accogliere e a rinnovare lo sguardo sulla vita trascorsa in casa.
Un vita così frenetica ma altrettanto ricca in grado di donare vita.
